8^ Passolentour
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Oggi avevo in programma di andare in montagna, ma Mario (informato da Fabio) mi ha inviato via e-mail il programma della 8^ PASSOLENTOUR, una manifestazione ciclistica organizzata da un'associazione di Rovellasca (vicino a Saronno), che prevede diversi itinerari ciclistici, tra cui uno da percorrere in mtb.
Ricordando la bella esperienza della Rando d'inverno, organizzata dalla U.S. Nervianese fatta a gennaio 2018 sempre con Fabio e Mario, ho ceduto quindi a questo richiamo, e sabato mi sono iscritto con loro, mentre oggi abbiamo partecipato alla manifestazione.
Devo dire che è stata un'uscita dura, per la quale occorre un più che discreto allenamento, soprattutto per i percorsi in salita, che sono stati veramente tosti, sia come pendenza che come caratteristiche del percorso.
Utile è stato anche l'allenamento fatto in qualche uscita precedente, ma alcuni tratti li ho fatti (ma non solo io) spingendo la bici a piedi, viste le pendenze impossibili.
Da quello che avevo capito, il punto massimo del percorso sarebbe dovuto essere San Fermo della Battaglia, invece siamo saliti in cima al Sasso Cavallasca (il grosso delle salite si è concentrato qui), e San Fermo l'abbiamo raggiunto dopo una micidiale discesa su sentieri con sassi mobili e radici affioranti (un percorso escursionistico) che ha messo a dura prova il fisico e anche il mezzo meccanico.
Bravi gli organizzatori che, nonostante il periodo particolare per causa del Covid 19, sono riusciti a mettere insieme una gara con buoni standard di sicurezza.
Un pò da migliorare la segnaletica sul percorso, che in qualche occasione ci ha creato incertezze e anche nel ritorno, non avendo ricevuto indicazioni chiare dalle persone preposte al ristoro, abbiamo preferito ripercorrere la strada dell'andata (da San Fermo della Battaglia), cosa che ci ha fatto allungare un pochino il percorso, ma anche questi sono piccoli contrattempi che aumentano il sapore dell'avventura trascorsa.
Molto utile durante il ritorno è stata la traccia del percorso di andata riportata sul navigatore, che non ci ha fatto commettere errori che, quando si è stanchi, pesano di più.
Alla fine è stata una bella uscita, che ci ha permesso di arrivare alle sorgenti del Lura e di conoscere il Parco della Spina Verde (molto esteso e situato alle porte di Como), dove io non ero mai stato.
I dati del navigatore: durata 4h 40' 35"; distanza 73,1 km; v. media 15,63 km/h; v. max 41,65 km/h; calore spese 2.563; dislivello 1.185 m.
Ora però è tempo di ritornare alla montagna.
Ricordando la bella esperienza della Rando d'inverno, organizzata dalla U.S. Nervianese fatta a gennaio 2018 sempre con Fabio e Mario, ho ceduto quindi a questo richiamo, e sabato mi sono iscritto con loro, mentre oggi abbiamo partecipato alla manifestazione.
Devo dire che è stata un'uscita dura, per la quale occorre un più che discreto allenamento, soprattutto per i percorsi in salita, che sono stati veramente tosti, sia come pendenza che come caratteristiche del percorso.
Utile è stato anche l'allenamento fatto in qualche uscita precedente, ma alcuni tratti li ho fatti (ma non solo io) spingendo la bici a piedi, viste le pendenze impossibili.
Da quello che avevo capito, il punto massimo del percorso sarebbe dovuto essere San Fermo della Battaglia, invece siamo saliti in cima al Sasso Cavallasca (il grosso delle salite si è concentrato qui), e San Fermo l'abbiamo raggiunto dopo una micidiale discesa su sentieri con sassi mobili e radici affioranti (un percorso escursionistico) che ha messo a dura prova il fisico e anche il mezzo meccanico.
Bravi gli organizzatori che, nonostante il periodo particolare per causa del Covid 19, sono riusciti a mettere insieme una gara con buoni standard di sicurezza.
Un pò da migliorare la segnaletica sul percorso, che in qualche occasione ci ha creato incertezze e anche nel ritorno, non avendo ricevuto indicazioni chiare dalle persone preposte al ristoro, abbiamo preferito ripercorrere la strada dell'andata (da San Fermo della Battaglia), cosa che ci ha fatto allungare un pochino il percorso, ma anche questi sono piccoli contrattempi che aumentano il sapore dell'avventura trascorsa.
Molto utile durante il ritorno è stata la traccia del percorso di andata riportata sul navigatore, che non ci ha fatto commettere errori che, quando si è stanchi, pesano di più.
Alla fine è stata una bella uscita, che ci ha permesso di arrivare alle sorgenti del Lura e di conoscere il Parco della Spina Verde (molto esteso e situato alle porte di Como), dove io non ero mai stato.
I dati del navigatore: durata 4h 40' 35"; distanza 73,1 km; v. media 15,63 km/h; v. max 41,65 km/h; calore spese 2.563; dislivello 1.185 m.
Ora però è tempo di ritornare alla montagna.
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
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