Vigevano- Bereguardo


Publiziert von imerio , 4. Mai 2020 um 21:20.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 April 2016
Mountainbike Schwierigkeit: WS - Gut fahrbar
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 350 m
Strecke:Vigevano - Bereguardo e ritorno.

Dopo essere uscito 5 gg. fa per un allenamento, ecco riprendere, dopo circa 1 mese, le uscite lungo il Fiume Ticino, questa volta percorrendo il tratto Vigevano – Bereguardo.
Raggiunta Vigevano in auto, dopo le 11.00 ho iniziato a seguire il Ticino sulla sponda destra verso valle.
Seguendo come le altre volte le indicazioni della mia guida e i cartelli “E1”  spesso presenti lungo il percorso, ho raggiunto dapprima la Lanca di Ajala (una sorta di imbarcadero e ricovero barche dei Vigevanesi), per iniziare subito dopo ad addentrarmi nell’esteso Bosco del Modronee in quello del Prestino.
Questo tratto del percorso è stato molto bello, mai monotono e sempre ricco di scorci nuovi da vedere; si cambia spesso direzione e ambiente, passando dal fitto bosco a quello più aperto e alle radure, si costeggiano e si superano numerosi corsi d’acqua, senza mai incontrare centri abitati.
Dopo un paio d’ore circa si arriva al ponte di barche di Bereguardo; da lì ho effettuato una digressione per visitare il paese (c’è anche un bel castello), per poi ritornare al ponte ed intraprendere la risalita del Ticino in sponda sinistra.
Questo è stato sicuramente il tratto più duro e selvaggio del percorso, dove si attraversa il Bosco di Mezzano e della Zelata*.
*Il bosco, di grande interesse naturalistico, ricorda l’originale foresta di pianura, con la presenza di  olmi, querce, biancospini, noccioli, liane, muschi e licheni, un habitat ideale per una grande varietà di animali, che trovano rifugio sugli alberi e nel sottobosco e nutrimento nelle vicine acque del fiume.
In alcuni tratti ho dovuto spingere la bicicletta a mano, a causa della sabbia finissima presente sui sentieri, che rende impossibile pedalare, per non parlare di un tratto nel bosco dove bisogna passare tra due muri di rovi, e dove è impossibile non lasciare un po’ di pelle (tra 15 gg., se nessuno taglierà i rovi, non so come si potrà passere di lì…).
Dopo aver visitato la Cascina Zelata, antico e caratteristico borgo rurale già appartenente ai monaci cistercensi dell’Abbazia di Morimondo, il percorso si fa più “tranquillo”, transitando per aperti sentieri di campagna, per poi ritornare vicino al Ticino ed attraversare degli estesi pioppeti, con alcune salite brevi ma molto ripide (in una sono dovuto scendere da sella).
Successivamente si ritorna in campagna e si passa accanto a varie cascine, alcune delle quali sono però state trasformate in tenute private dove non è possibile accedere, costringendo a seguire altre vie per poi ritornare sul tracciato indicato.
Il tratto finale impone, per ritornare a Vigevano, di seguire per un breve tratto la trafficata S.S. 494, superando lo stretto ponte sul Fiume Ticino (sono in corso i lavori per la costruzione di un nuovo ponte).
Numerosa, come le altre volte, l’avifauna incontrata, “movimentata” dall’avvistamento ravvicinato di un paio di fagiani maschi.
I chilometri percorsi sono stati 67, quasi tutti sullo sterrato, e devo dire che alla fine ero abbastanza stanco (devo intensificare l’allenamento…).
Ora, per completare “L’Anello Azzurro”, mi manca solo la tratta Bereguardo – Pavia (e dintorni) di circa 85 km. 

Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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lebowski hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2020 um 14:55
I luoghi adiacenti ai fiumi sono spesso territori di una bellezza varia e non abbastanza conosciuta. Anni fa ho percorso le zone del Ticino, anche in canoa, mi sono piaciute moltissimo.
Bel giro

imerio hat gesagt:
Gesendet am 5. Mai 2020 um 21:03
Si, il Parco del Ticino è proprio una bella zona, dove la natura e gli animali sono ben presenti. Ciao.


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