Parco del Ticino Piemontese
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Dopo un periodo di stop per un piccolo problema, da qualche settima ho ripreso le uscite in mtb e, in accordo con Mario, oggi abbiamo deciso di fare una bella uscita nel Parco del Ticino.
Anche se sono zone che dove siamo stati in altre occasioni, ogni volta che vi ritorniamo facciamo sempre qualche nuovo tratto di percorso, cosa che arricchisce la conoscenza di questi luoghi.
La zona prescelta è stata quella del Parco del Ticino sulla sponda piemontese, nel tratto che va dal ponte del Ticino sulla SP11 fino al ponte di Oleggio che, come ho scritto altre volte, per me rimane la più bella, vuoi per la varietà degli ambienti (prati, campi di granoturco, soia e girasole, risaie, pioppeti, boschi, ecc.) e vuoi per la presenza di tanta e tanta acqua, che scorre nei numerosi canali o nelle rogge che si incontrano, nelle lanchee nel fiume Ticino.
Si pedala sempre in ambienti che cambiano continuamente, senza il minimo pericolo di annoiarsi e si possono scegliere molteplici possibilità, dalle più facili e quelle più impegnative che comprendono tratti “tecnici” nei boschi e salite anche piuttosto dure.
Ottima anche la sosta ristoratrice nel vecchio Circolo di Nosate (ora “Lo Scoiattolo”), che ormai abbiamo eletto a nostro punto obbligato di sosta quando passiamo da queste zone.
Alla fine del percorso il navigatore ha registrato:
Anche se sono zone che dove siamo stati in altre occasioni, ogni volta che vi ritorniamo facciamo sempre qualche nuovo tratto di percorso, cosa che arricchisce la conoscenza di questi luoghi.
La zona prescelta è stata quella del Parco del Ticino sulla sponda piemontese, nel tratto che va dal ponte del Ticino sulla SP11 fino al ponte di Oleggio che, come ho scritto altre volte, per me rimane la più bella, vuoi per la varietà degli ambienti (prati, campi di granoturco, soia e girasole, risaie, pioppeti, boschi, ecc.) e vuoi per la presenza di tanta e tanta acqua, che scorre nei numerosi canali o nelle rogge che si incontrano, nelle lanchee nel fiume Ticino.
Si pedala sempre in ambienti che cambiano continuamente, senza il minimo pericolo di annoiarsi e si possono scegliere molteplici possibilità, dalle più facili e quelle più impegnative che comprendono tratti “tecnici” nei boschi e salite anche piuttosto dure.
Ottima anche la sosta ristoratrice nel vecchio Circolo di Nosate (ora “Lo Scoiattolo”), che ormai abbiamo eletto a nostro punto obbligato di sosta quando passiamo da queste zone.
Alla fine del percorso il navigatore ha registrato:
•Durata pedalata effettiva: 4 h 55’ 54”
•Distanza percorsa: 88,1 km (40% asfalto e 60% sterrato)
•Velocità media 17,87 km/h
•Velocità max. 56,43 km/h
•Calorie spese: 2.696
•Dislivello: 758 m
Gran bel giro in mezzo alla natura.
Tourengänger:
imerio
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