Camargue

Oggi siamo nel Parco Regionale della Camargue. Ad Aigues-Mortes noleggiamo due VTT, ossia delle Velò Tous Terrain e, dopo aver visitato la città che si rivela tutto sommato non sensazionale a parte la vista dalle mura sui tetti e sugli stagni e le saline circostanti, partiamo per un tour nei dintorni. Seguiamo dapprima le strade dipartimentali, del resto ben poco trafficate, con numerose deviazioni sulle sterrate che intersecano il dedalo di stagni e bacini. Fa un gran caldo per cui di uccelli in giro ce n'è ben pochi, giusto qualche airone e, in lontananza dei fenicotteri. Nei campi e nei pascoli vi sono però numerosi cavalli bianchi ed i famosi tori che,. come apprendiamo alla nascita sono bruni per assumere il caratteristico colore nero solo con la maturità.
Arriviamo a Salin de Giraud, anche qui grandi cumuli di sale e acque colorate di rosso. Un gran numero di enormi camion che trasportano il sale percorrono le strade sterrate obbligandoci a tuffi nel verde per evitare di essere investiti.
Per il ritorno scegliamo di seguire le dipartimentali, più larghe e meno pericolose, incontriamo diverse pattuglie della Gendarmerie che controllano la velocità e tengono a bada le velleità corsaiole dei camionisti. Rientriamo ad Aigues-Mortes, restituiamo le biciclette, facciamo ancora un breve giro per la cittadina dove i turisti sono aumentati e poi, recuperata l'auto ci avviamo verso Tarascon dove dormiremo al campeggio Tartarin.

Tutto sommato abbastanza deludente questa nostra visita, probabilmente questo non è il periodo giusto per visitare la Camargue: troppo caldo, troppi turisti, troppe zanzare...
Chissà se un giorno riusciremo a tornarci in primavera per poter apprezzare maggiormente questa zona?
Difficoltà nessuna: il dislivello è inesistente, l'unico problema sono gli enormi camion delle saline che viaggiano a velocità folli guidati da pazzi scatenati.