val Camonica: su uno dei tanti percorsi della grande guerra in zona passo Croce Domini!


Publiziert von Alberto , 15. Dezember 2016 um 16:39.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 Dezember 2016

 

Per questa giornata decido di andare a fare un giro nei pressi del passo di Croce Domini per andare al monte Colombine percorrendo la militare che da questa parte non l'avevo ancora percorsa.

Giunto a Bazena ove vi è il rifugio (sempre aperto e con menù appetitosi) e un ampio parcheggio,mi preparo per l'escursione: noto anche un tapirulan che funziona nel periodo in cui la neve abbonda per rendere felici i bimbi che si vogliono divertire senza andare troppo lontano.

Quando mi avvicino al cartello indicatore delle tempistiche,leggo che si può andare al rifugio Tita Secchi (chiuso): interessante,quindi cambio idea e punto direttamente alla stradetta che si vede a monte tagliando per i prati.

La giornata è favolosa e l'idea di visitare una zona a me sconosciuta mi alletta: a quota 2000 in zona ombra la neve permane e noto che il calpestio e molto vistoso,quindi è un'escursione che molti affrontano,dev'essere interessante!

Procedo e vedo che la vecchia militare (questa zona ne è piena) prende a tagliare con lunghi traversi,addirittura riesco a vedere,nonostante la neve ricopra il manto stradale,il serpeggiare di tale strada che sale in direzione della cima del monte Frerone m.2673...mha,forse con le ciaspole si può valutare ma dato che non le ho appresso meglio evitare,quindi procedendo sulla militare ben battuta da precedenti escursionisti giungo ad una sorta di selletta con paletti indicatori: per il passo di Croce Domini...il sentiero non m'ispira e a destra il monte Mattoni m.2271 che sembra dare ottime opportunità di osservazione...nel caso che non possa procedere può essere un idea.

Procedo e anche il manto nevoso aumenta di spessore,ma nonostante ciò vedo numerose impronte: dev'essere proprio una zona interessante!

Continuo in direzione del passo di Val Fredda ma poco dopo decido che è meglio rinunciare visto che anche le ghette ho lasciato a casa e la neve che entra nello scarpone non mi è di conforto come una stufa a legna,quindi ritorno sui miei passi per tentare la risalita al monte suddetto che,ho dovuto rinunciarvi per il rischio di scivolare,non per causa della neve ma dell'erba infida che nascondeva anche buchi e sassi.

Comunque è una zona che si presta per delle ciaspolate,poi,visto che la strada viene pulita e il rifugio è aperto,non sarebbe male un giretto per constatare com'è lo scenario quando tutto è di colore bianco.

 

Alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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