Torrione del Cinquantenario, Grignetta

Mentre Ste sale verso la cima del Torrione del Cinquantenario, dalla bocchetta arriva un vento gelido e la gialla parete del Cecilia incombe su tutto, la osservo ed è impossibile non pensare a chi l'ha scalata.
Un attimo, poi torno a guardare il mio compagno, ha superato i primi due resinati ed ora si appresta a superare l'ultima lunghezza, la più ostica di tutta la via...guardo su, ma non lo vedo...tutto tace poi la corda si muove e nel silenzio della Grignetta sento forte e chiaro il mio nome...
Lauraaaa
Dimmi Steee
Din don din don din don din don 

Il suono della campanella di vetta mi rende gioiosa e di colpo anche il freddo se ne va, ora tocca a me salire, l'ultima lunghezza mi da un pò di pensieri, ma son ben supportata (e sopportata), quindi tra un tirami e un tienimi, anch'io ho l'onore di suonare la magica campanella.

Il sole sta tramontando e il vento rinforza, quindi ci prepariamo più o meno velocemente per la calata che ci porta alla bocchetta, da dove in pochi minuti raggiungiamo l'anello per la seconda, splendida, calata.

Arrivati alla fine della via e sistemata l'attrezzatura ci mangiamo un mitico panino ed infine, mentre la notte fa capolino, torniamo all'auto.

Mentre scrivo la relazione il mio pensiero torna alla parete gialla...

L'anima vola
Mica si perde
L'anima vola
Non si nasconde
Cosa le serve
L'anima vola
Mica si spegne