Il Plaun la Greina visto da qui è di una bellezza sconvolgente. Il giornalista e scrittore Paolo Rumiz (2011) lo descrive con queste parole:
“Era un luogo pazzesco, simile a nessun altro. Come una brughiera scozzese, perfettamente piatta eppure chiusa da ripide rocce alpine. Un eden di campanacci segnato dai meandri di mille piccoli corsi d’acqua, e popolato di mandrie libere e greggi. Non c’era un riparo e nemmeno un pastore. Per il possesso di quella sublime prateria, i grigionesi e quelli del Ticino avevano combattuto per secoli. Romanci e Lumbard, protestanti e cattolici, si erano ferocemente contesi quel paradiso nascosto”.

 
 

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