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La neve, trasformata, mi permette di scegliere un percorso libero: la vastità dei pascoli consentirebbe di tracciare un numero illimitato di percorsi. Come spesso mi capita, in questi luoghi non desidero condizionamenti: non consulto la carta topografica; mi faccio guidare dall’intuito e dal piacere di sciare in libertà. È con questo spirito che mi faccio tutti i cocuzzoli che si stagliano sul crinale che funge da confine tra Lohn, Flerden, Urmein e Tschappina.
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