“Quella che in paese chiamano 'la piazza' non è che un lieve allargamento della strada cantonale; e questa non è certo paragonabile ai bei vialoni d’asfalto di porfido di cemento che formano ora le arterie del traffico locale e internazionale. È invece una straducola modesta che s’adatta a seguire, salendo via via da Locarne fino a più di millecento metri, tutte le curve del monte ed è sospesa, lungo l’intero percorso della vallata, sopra un abisso in fondo al quale scorre, rumoroso e invisibile, l’Isorno”.
Da
Augusto Ugo Tarabori
Val d’Isorno
Edizioni del Cantonetto, 1964, pagina 15.

 
 

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