Mi bastano 32 minuti per raggiungere il Pizzo Zucchero (1899 m), un cupolone che emerge di poco dal lariceto. Il suo toponimo generico “Pizzo” è a dir poco fuori luogo. Non c’è proprio nulla di appuntito; sarebbe stato più sensato chiamarlo “motto”. È ovvio che gli alpigiani, nella maggior parte dei casi responsabili per l’assegnazione dei nomi alle montagne, avevano altre preoccupazioni che non la correttezza della toponomastica.
 
 

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