La serra di Cabiói (nella foto a).
In passato la Val Vegornèss ha conosciuto un intenso sfruttamento forestale. Ne sono una testimonianza i resti della serra di Cabiói, una struttura di sbarramento delle acque utilizzata per il trasporto del legname e di cui oggi rimangono, ben visibili, due segmenti sui due lati della valle. Dopo il taglio, i tronchi destinati al commercio e all’esportazione venivano fatti scendere dai pendii lungo appositi scivoli (sovende) fino a un punto di raccolta prossimo a un corso d’acqua sul fondovalle, nel caso specifico nei pressi del nucleo di Cabiói.
A quest’operazione via terra nota come mandata, seguiva la fluitazione, consistente nell’immissione e nel trasporto delle borre lungo il corso principale del fiume Verzasca fino al lago. Grazie a un impianto come quello della serra era possibile regolare il naturale flusso del fiume, accumulando o lasciando defluire le acque a seconda del bisogno per sospingere a valle il legname. Flottazione è invece l’operazione con cui la legna veniva fatta galleggiare sul Lago Maggiore verso i centri della Pianura Padana.
Mandata, fluitazione e flottazione erano manovre complesse che richiedevano lunghi preparativi, un’attenta coordinazione e una manodopera specializzata.
 
 

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