Constato immediatamente che non si tratta di un sentiero, ma piuttosto di una mulattiera lastricata, in ottime condizioni.
Mentre cammino il mio pensiero corre al grande scrittore svizzero Max Frisch (Zurigo, 15.5.1911 – Zurigo, 4.4.1991), che nel piccolo e discosto villaggio di Berzona, a 1 km in linea d’aria da qui, aveva trovato una sua patria d’elezione, in qualche modo un rifugio in cui fermarsi a riflettere e scrivere.
Ho proprio l’impressione di trovarmi sul “sentiero del signor Geiser”, il protagonista del lungo racconto “L’uomo nell’Olocene”, apparso nel 1979 e ristampato nel 2012 da Einaudi. È la storia di un anziano pensionato basilese che risiede in Onsernone e che, in un periodo di eccezionale maltempo, si incammina su per la montagna.
Pagine struggenti, che raccontano i suoi giorni di solitudine e la sua disperata lotta contro la perdita della memoria.

 
 

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