A 1800 m di quota arrivo a Naatscha, un corte dell’Alpe Grossalp. Il toponimo Naatscha significa terreno scadente, con riferimento all’erba che vi cresce (Nardus stricta) “Nätsch”, ossia Nardo o Cervino, che costituisce il Nardeto, formazione erbosa che si genera come conseguenza di un sovraccarico di pascolo. Il corte si presenta con due edifici in BKS e cemento armato con finestre in legno e alluminio, munite di retina antimosche. In un edificio si trova l’abitazione, il caseificio e la cantina; nell’altro, più piccolo, si trovano al piano inferiore la porcilaia e al pianterreno il deposito per gli attrezzi e una sala infermeria per quattro mucche.
 
 

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