Pizzo Paglia... la montagna più elevata di questo settore della Mesolcina, è interamente in territorio elvetico ma le sue 2 anticime sono sulla linea di confine con l'Italia, in particolare la Cima di Portola con i suoi 2551 metri rappresenta il punto più elevato della provincia di Como. Sovrastata da una bella croce bianca, è una montagna elegante e complessa, con varie opzioni di salita sia dall'Italia che dalla Svizzera alcune escursionistiche altre di difficoltà alpinistica, noi la saliremo dalla via normale per chi proviene dalla val Mugium.

L'appuntamento con pm1996 è alle 5,30 a Gravedona, avendo studiato cartine e guide sappiamo che sarà lunga.. Alle 6 siamo a Caiasco al piccolo parcheggio e partiamo, superata la sbarra seguiamo la nuova strada agro-silvo-pastorale che attraversa i piccoli nuclei di baite di Sciresa, Cucchetta e Cascinotta terminando alla Foppa dove fortunatamente lascia il posto ad un bel sentiero che ci porta all'alpe Madri.. in questo punto la val Mugiam si svela, aspra e selvaggia, dominata dai pizzi Martello e Campanile: le ripide pareti incutono timore, le tracce dei vecchi sentieri non sempre sono visibili ed i racconti di chi questa valle l'ha battuta in lungo e in largo rendono l'escursionista particolarmente attento al cospetto di tanta bellezza.. Salutiamo gli alpigiani che ormai stanchi di vedere pm 1996 scorrazzare per la vallata decidono di chiudere l'alpeggio e di tornare a valle in anticipo :)))
Da Madri il sentiero continua per tracce a volte poco evidenti ed attraversato il torrente un' ultima volta si comincia a salire verso l'alpe Mugiam, ancora in discrete condizioni, da qui una traccia verso dx ci porta al risalto roccioso (larice come riferimento) che risalito ci conduce ai ruderi dell'alpe Caurga, dove incrociamo l'Alta Via del Lario (3h).. Saliamo senza percorso obbligato su pascolo in direzione WNW, davanti abbiamo il Mater de Paia, le 2 bocchette dalle quali sconfineremo, la Cima di Portola e la Punta Michele, poi la bocchetta di Cama, il bel Pizzo Martello a chiudere il panorama a destra.. Inquadriamo il canale da risalire ed arriviamo alla bocchetta di Portola a 2454 mt, sul confine tra val Mugiam e val Grono, scendiamo un canale tutto sommato in buone condizioni (neve ad inizio stagione) e qui ci appare la meta ormai vicina..Risaliamo il ripido pendio S con percorso libero fino ad intercettare la cresta che lega il Pizzo alla sua anticima, qualche passaggio che richiede attenzione poi la cresta si allarga e ci deposita alla croce di vetta (5h). La giornata limpida permette di spaziare con lo sgardo al vicino Cardinello, al vicinissimo Mater de Paia (il pensiero è volato a Christophe, che qui ha pagato troppo a caro prezzo la passione per le cime), alle non troppo lontane vette che ben conosciamo Ledù - Cavregasco e giù fino al Sasso Canale, al profondo solco della val Cama, la sua cresta di confine con la val Bodengo e alla spettacolare e spaventosa cresta della Scatta. Prima di scendere proviamo a seguire la cresta che dalla croce arriva alla Cima di Portola, descritta in più relazioni trovate, ma un passaggio un pò esposto ci ha fatti tornare indietro. Tornati nella sottostante ganda manchiamo il canale per la bocchetta di Portola, così passiamo il confine alla vicina bocchetta di Mogn 2423mt. Tornati in Italia scendiamo dritti fino ad intercettare il sentiero AVL presso l'alpe di Mogn, qui Paolo scopre un sentiero ben marcato che ci evita la ferrata, aggiriamo la parte terminale della Schena di Mogn e troviamo una traccia che ci riporta all'alpe Mugiam, risparmiando così un bel pò di tempo.. Al fiume ci rinfreschiamo, il sole ha picchiato forte per tutto il giorno, continuiamo la discesa con Fiorenzo, uno del posto, che con pazienza ci ha parlato della valle, dei suoi alpeggi un tempo attivi e dei sentieri ormai cancellati dal tempo e dalla vegetazione, lo salutiamo all'alpe Madri e proseguiamo sull'interminabile e afosa strada sterrata ed in un'ora siamo a Caiasco, 12 ore dalla partenza..Ma c'è ancora tempo per brindiare alla nostra cima con un calice di rosso alla festa degli alpini di Dosso Liro.

Grande la soddisfazione per aver messo piede anche su questa cima, da tempo tra i miei obiettivi. La compagnia di Paolo e delle persone incontrate hanno reso indimenticabile questa escursione, molto lunga ed in ambiente severo ma di eccezionale bellezza..

Pm1996 :
...che dire di piu', un posto fantastico in Ottima compagnia...Grazie Diego e Fiorenzo di tutte le dritte che ci hai dato.
Paolo
 
 

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