Incontro un gregge di pecore, animali che in diverse culture sono stati citati come simbolo di semplicità e vulnerabilità. A tal proposito riporto una riflessione dello scrittore ticinese Giovanni Orelli:
“Anche le pecore sono un simbolo, diversamente leggibile. “Uomini siate e non pecore matte”, diceva Dante (Paradiso, Canto V). Ma Dante sa bene che Cristo ha ragione: chi vince è il mite agnello. Certo, nell’inesistente conflitto tra simbolismo e realismo, un paesano dirà che pecora e vacca non sono comparabili. Una pecora conta anche meno, molto meno, di una capra. La capra ha poi una sua individualità, ha corna, è ribelle, lunatica, ha carattere. I prepotenti hanno carattere e sono apprezzati. La pecora è docile, è dunque stupida, come gli asini, come gli uomini buoni, che piegano il gobbo per gli altri, e hanno in premio il distintivo della stupidità. Perfino dal punto di vista dell’estetica la pecora non ha niente da dire. Una vacca ha bella testa, begli occhi, belle corna, belle gambe, bel pelame, eccetera, all’esposizione annuale le migliori ricevono premi, e la sua quotazione economica aumenta in proporzione. La pecora è solo numero del branco. A una sola, di solito, e un po’ a caso, mettono al collo un campano per localizzare il branco quando si va a cercarlo. Il campanello al collo dovrebbe essere indice di individualità, e lo è di fatto nelle vacche, nelle capre. Con le pecore (o gli asini, o i porcelli) no. Di una cosa fuori posto, sbagliata, il paesano dice: è come appendere un campanello al porco. Porco e pecora sono animali funzionali. Se ci fosse un paradiso e un inferno animali, pecore e maiali e asini ne sarebbero probabilmente esclusi. Non hanno anima. Per loro è ingiusto per bene aver gloria e per male aver lutto: come spiega Dante.”

 
 

Kommentare (2)


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giorgiobiz hat gesagt:
Gesendet am 30. August 2021 um 22:16
ti ringrazio per avermi ricordato il mio insegnante di italiano di 60 anni fa (Giovanni Orelli).
Mi ricordo che non capivamo niente della sua prosa poetica : era come se parlasse un'altra lingua: non si rendeva conto di parlare a ragazzi di 10 anni. Comunque era molto simpatico .
Gia allora aveva il "pallino" per Dante .

ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. August 2021 um 18:27
L'ho conosciuto ai tempi del liceo, a Lugano. Oltre alla simpatia, ha sempre dimostrato di avere una cultura molto ampia e profonda.
Ciao.


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