Dopo l’Alpe Lisangorto è iniziato il tratto più selvaggio di tutta l’escursione (T3). Il sentiero infatti per molti tratti si riduce ad una debole traccia e i segnavia si fanno più radi, inducendoci spesso a guardare con attenzione la corretta direzione da seguire, anche perché l’erba alta e bagnata ha complicato non poco la ripida salita.
 
 

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