Sono accolto da Neve, un socievole cagnone bianco e da Michela, che da quattro anni ha acquistato lo stabile militare ed ha già portato a termine la prima fase di restauro, iniziata con il rifacimento del tetto. Prossimamente verrà realizzata la condotta dell’acqua, a partire da una sorgente in prossimità del Giübin. Michela manifesta un grande entusiasmo: vorrebbe trasformare la costruzione in rifugio alpino.
 
 

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