Poco prima di scendere ho scorto il libro della capanna, che ho cominciato dapprima a leggere distrattamente, ma che poi mi ha coinvolto emotivamente (al limite della nostalgia o quasi) tanto che l’ho letto tutto. Mi hanno veramente colpito alcuni fatti dell’alpe raccontati con semplicità e passione dai pastori; dalle letture emerge in maniera evidente la fatica della vita condotta in alpeggio, mitigata però dall’amore verso la natura e verso il proprio lavoro, che comunque ha regalato tante soddisfazioni. Ho lasciato una nota anch’io: “…e penso che eliminando un politico potremmo pagare tanti pastori che terrebbero in vita questi paradisi, complimenti ai pastori che qui si sono si sono succeduti…”
 
 

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