Eppure, in estate, l’uomo da secoli è riuscito a trovare anche laggiù risorse di vita. Pastori e alpigiani hanno lasciato tracce della loro dura esistenza con cascine, costruzioni sottoroccia (sprügh) e incisioni sulla roccia. Il Sass de la Scritüra, toponimo riportato pure dalla carta topografica, è un macigno sul quale dei pastori bergamaschi provenienti dall’Alta Val Seriana incidevano il loro nome e la data di passaggio. Le date coprono un periodo cha va dal 1656 al 1928.
Fonte bibliografica:
Anna Carissoni
Pastori – La pastorizia bergamasca e il vocabolario Gaì
Edizioni Villadiseriane, 2004.

 
 

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