L’unico piccolo rammarico è legato alla cattiva luce, che non mi permette di scattare delle belle foto panoramiche.
Scorgo comunque, nell’ombra del fondovalle, il paesino di Pontirone, adagiato sul versante destro e contornato da prati, un tempo coltivati a canapa e lino, ora sempre più invasi da cespugli e da piante pioniere.
Nella mia mente riecheggiano le frasi di Luigi Lavizzari, “Escursioni nel Cantone Ticino”, 1863, pagine 319-320: “Una elevata schiera di monti diretta da levante a ponente fa sì che il sole dalla metà d’ottobre fino ai venti di febbrajo incirca non animi più quelle case del benefico suo raggio” (20 agosto 1850).
A tal proposito, Gotthard Enn nel 1922 così scrisse:
"Ora, durante l'inverno, a Pontirone rimangono al massimo 3 o 4 persone; qui dal 7 novembre al 22 febbraio non cade più alcun raggio di sole e si può ben capire che gli altri preferiscono andarsene".

 
 

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