L’alpeggio conta sei o sette edifici di pietra con muri di tessitura regolare, fatta eccezione per i piedritti e gli stipiti, che come spesso capita sono di dimensioni notevoli e quasi sempre con delle incisioni recanti la data di edificazione.
Li osservo e li tocco con il palmo delle mani: mi affido al tatto. Voglio sentire la loro ruvidezza, che mi porta indietro nel tempo e mi fa provare, per una libera associazione di idee, l’asprezza della vita sull’alpe. Nessun elogio al passato, sia ben chiaro!

 
 

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