La giornata tipica sull’alpe

La giornata sull’alpe inizia alle 4 di mattina. Il capo pastore, il pastore e l’aiuto pastore si recano sui pascoli per chiamare a raccolta le vacche. Nel medesimo tempo i tre aiuto alpigiani preparano la sala di mungitura e vanno a recuperare le vacche zoppe che devono essere riunite prima, in modo da tenerle separate dalle altre. Svolte queste operazioni preliminari, si procede alla mungitura del resto della mandria. Il lavoro di mungitura ha termine verso le 08.00-08.30. A questo punto il capo pastore, il pastore, e l’aiuto pastore si avviano con la mandria al pascolo. I tre alpigiani invece provvedono ciascuno alle proprie mansioni assegnate già all’inizio della stagione. Uno provvede alla pulizia dei piazzali dove stazionano le vacche, un altro si occupa della pulizia della sala di mungitura e il terzo accudisce i
maiali, il toro, e le vacche che sono state trattenute in stalla perché hanno l’estro. Per queste ultime si provvede eventualmente alla loro inseminazione col toro, nel caso in cui il proprietario delle vacche abbia rilasciato il proprio consenso. Questa divisione del lavoro è quanto mai opportuna perché colui che si occupa degli animali deve essere facilmente riconosciuto da questi ultimi così da infondere loro sicurezza e non spaventarli. Dopo il pranzo, verso le 13.00-13.30, si provvede alla riparazione dei recinti e alla installazione dei recinti per accogliere la mandria durante la notte, alla preparazione della legna per alimentare il fuoco del bruciatore, al riassetto dell’alpe superiore, ecc... Verso le 16.00 si ritorna a predisporre la sala di mungitura, si recuperano le vacche zoppe e si mungono, ed infine si provvede alla mungitura serale della mandria. Terminata la mungitura, le vacche vengono alloggiate nei recinti già predisposti, e qui si alimentano col pascolo serale. Nel frattempo, i tre aiuto alpigiani svolgono da capo i compiti loro assegnati, e quello addetto ad accudire alle bestie si preoccupa di radunare i maiali nella porcilaia. Durante il trasferimento della mandria sull’Alpe di Carorescio, nel mese di agosto, un alpigiano deve anche occuparsi del trasporto del latte all’Alpe di Piora alla fine di ogni mungitura, trasporto che viene effettuato con una botte caricata su trattore.
(Fonte: Ivan Baldessarelli, “L’Alpe di Piora e il suo formaggio”, 2002)

 
 

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