Il Camoghè, il cui toponimo significa “luogo dove vivono i camosci”, fa onore al proprio nome regalandoci la visione di un branco di sette esemplari di questi ungulati, chiamati dai leventinesi “c'amos scimirö” ossia camosci rupicoli, “cimaroli”, per distinguerli dai “c'amos busc'irö” (camosci “boscaioli”), più massicci e pesanti.
 
 

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