Le indicazioni per l’Alpe di Lago non sono per niente precise, almeno per le prime decine di metri sopra Buco di Ce. Oltretutto, comincia la copertura nevosa, che mi impedisce di vedere costantemente il sentiero che la carta topografica non rileva. È un bosco fitto, che può evocare anche inquietudini profonde, come quelle dei miti, delle leggende o delle fiabe. Dopo qualche ravanata, incontro per mia fortuna un cacciatore, che mi indica la retta via. Proseguo quindi zigzagando nella foresta, seguendo le orme lasciate da un escursionista, fino a raggiungere un sentiero più evidente, proveniente dal Piano dei Sciüch.
 
 

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