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Aquilegia alpina.
Il primo tratto del sentiero si sviluppa in un bosco di larici e ontani verdi, valorizzato da una flora di notevole bellezza. Cito solo il fiore che più di tutti attira la nostra attenzione: l’Aquilegia alpina.
Il nome del genere Aquilegia deriva forse dal latino “aquilegium” che significa recipiente d’acqua per la presenza dei cinque speroni cavi nel fiore. Credenze popolari, invece, lo fanno derivare da “aquila” poiché la sua estremità è ricurva come il becco e gli artigli del rapace.
L’aquilegia è raffigurata anche in alcune opere d’arte, come per esempio nel dipinto “Madonna del Roseto” di Bernardino Luini, databile al 1510 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. Con il colore rossastro (si tratta di un’Aquilegia atrata) rappresenta il sangue della Passione, quindi la prefigurazione del destino di Gesù.
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