Dopo l’Alpe Crevesto si entra in un bosco di faggi molto ripido, dove la salita è stata complicata dalla presenza di uno strato di foglie secche. Da quando siamo partiti non abbiamo trovata nessuna segnalazione (questi sentieri sono percorsi prevalentemente da cercatori di funghi e cacciatori, che conoscono i luoghi) e ad un paio di bivi è stato molto utile la traccia GPS per non sbagliare direzione.
 
 

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