Partiti da Caprezzo con le luci dei lampioni ancora accese, non abbiamo trovato i sentieri che “tagliano” i tornanti della stradina asfaltata che si dirige verso la Cappella Porta (non esistono più), e quindi l’abbiamo seguita fino alla fine. Tutto sommato non è stato un percorso monotono, perché ogni tanto si aprivano degli scorci panoramici sul Lago Maggiore e verso il Pizzo Pernice e poi, chiacchierando chiacchierando, su pendenze mai esagerate ma costanti, quasi non ci siamo accorti di superare i primi 500 m di dislivello.
 
 

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