Pizzo Anna Maria (m 2397) e Pizzo Ledù (m 2503) sullo sfondo. L’Alpe Campo era uno degli alpeggi più grandi di Samolaco, con una capacità di carico di circa 60 erbate o “vaccate” (ossia la quantità di pascolo sufficiente a mantenere un bovino adulto nei mesi estivi; pecore e capre non venivano conteggiate perché avviate ai pascoli più marginali, scomodi o impervi). Le famiglie dei proprietari frequentavano regolarmente l’alpeggio durante i mesi estivi fino agli anni ’70, dopodiché sono gradualmente diminuite mentre le abitazioni, ristrutturate in buon numero, sono diventate case di vacanza. Lungo il corso d’acqua sono schierati i “casèi”, piccole costruzioni dentro le quali scorre un fresco ruscello in grado di conservare nelle conche (bassi e ampi recipienti circolari in rame) il latte appena munto, in attesa di raggiungere il quantitativo necessario per la “casèda”, la procedura che consentiva di produrre burro e formaggio. Il latte residuo (seròon) veniva dato ai maiali, che venivano portati su in gran numero, tanto che la stradina che scorre tra le numerose baite del nucleo principale, fu scherzosamente battezzata “via ucc”, dato che “ucc” era l’esclamazione usata per allontanare tali animali. (foto Paolo)
 
 

Kommentare (2)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 4. Oktober 2020 um 10:32
Complimenti per le utili informazioni...
L'Alpe Campo è un vero gioiello ed è incastonata in montagne selvagge ed ardite...
Qualche mese fà ci portai i miei nipotini (8 e 12 anni) e si divertirono tantissimo...

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. Oktober 2020 um 19:13
Si, è proprio bella ! Ciao.


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