Vedo per la prima volta il lato nord del Monte Prosa. Bellissima la sagoma che si staglia sul cielo azzurro.
La prima salita al Monte Prosa fu attribuita ad Horace-Bénédict de Saussure in data 25 luglio 1783. Nella sua descrizione si capisce che raggiunse la Cima W (2730 m), visibile dall’Ospizio.
“Questa è la montagna che si vede dall’Ospizio, e che da quel luogo sembra la montagna più alta: ma, una volta scalata, si osserva da est un’altra vetta – appartenente alla medesima montagna – che è un po’ più elevata. Non vi salii, poiché occorreva perdere molta quota, e poi risalire nuovamente, senza per altro potere sperare in una ricompensa che ripagasse degnamente la fatica. Sotto ai nostri piedi si aprono dei terribili precipizi verso nord e nord-ovest: da questa parte si osservano belle scaglie di granito con direzione da nord a sud.” (Fonte: Renato Martinoni; “Viaggiatori del Settecento nella Svizzera italiana”, pagg.288-290, Edizioni Dadò, 1989).
 
 

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