Al tornante posto a 848 m di quota il pensiero corre al vicino promontorio boschivo in località Croci d’Occo (Crus d’Òcch) (ca. 805 m): qui un tempo giustiziavano le streghe di Somazzo, Salorino e Castel San Pietro. Le donne che venivano accusate di aver avuto complotti con il diavolo oppure di aver propiziato grandinate con conseguente distruzione del raccolto, venivano messe al rogo. Nella migliore delle ipotesi, la pena veniva ridotta al “meno atroce” taglio della testa.
Oggi si ipotizza che le pretese streghe avevano solo avuto la sfortuna di aver mangiato pane fatto con farina contaminata dalla segale cornuta, una malattia crittogamica comune nella segale. I principi tossici della segale cornuta, in particolare l’ergotina e la cornutina, hanno un potente effetto narcotizzante e paralizzante e agiscono sovente anche sulla mente del colpito, creando allucinazioni tanto da farlo apparire impazzito. Le manifestazioni dell’ergotismo o Fuoco di Sant’Antonio portavano la gente a mettere in relazione la malattia con il demonio o con forze maligne, non essendo conosciuta al tempo la causa di queste alterazioni.

 
 

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