Fantastici muri a secco: un patrimonio da salvaguardare.
Ad Erbonne, presso il cimitero e in una grotta detta "la tana", si rinvennero microselci scheggiate a forma di triangoli e punte a dorso, risalenti al Mesolitico più antico (8000 a.C.), insieme a molti trapezi tipici del Mesolitico più recente (6000-5500 a.C.). Con questi manufatti, che portavano con sè insieme a nuclei di selce da scheggiare, i cacciatori mesolitici assemblavano i loro strumenti (frecce, coltellini, grattuge). I manufatti di Erbonne sono ricavati da selce chiara, caratteristica della medio-bassa Valle di Muggio, cui geograficamente appartiene Erbonne, diversa da quella nera contenuta nelle rocce calcaree intelvesi.
 
 

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