Come spesso capita, raggiunta la meta prefissata ci si ferma solo per pochi istanti, il tempo necessario per un paio di foto, quindi si è costretti a scendere di quota, dove il freddo è un po’ più sopportabile. Spello di fronte al “Nara Beach Bar”, a circa 2110 m di quota. Sono i soliti “tre minuti folli”; durante l’operazione di rimozione delle pelli di foca le mani rischiano il congelamento. Le raffiche di vento rallentano l’azione: la protezione delle pelli non vuole saperne di adagiarsi docilmente alle stesse.
 
 

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