L'Alpe di Gotta ieri.
Da un pannello didattico:
"La colonizzazione delle Alpi da parte dell’uomo iniziò circa settemila anni fa, allorché i primi pastori penetrarono nelle vallate alpine alla ricerca di pascoli per le greggi. Da allora, pur in un’inevitabile evoluzione, l’attività pastorale è rimasta al centro degli interessi delle popolazioni montanare, permeandone cultura e tradizioni e determinando la trasformazione dell’ambiente naturale in ambiente antropizzato.
La monticazione estiva del bestiame, ancora oggi praticata in Alpe Gotta e in molti altri luoghi delle Alpi, richiama dunque consuetudini arcaiche, i cui segni si possono leggere nei manufatti per la custodia e il governo degli animali e, soprattutto, nel paesaggio vegetale.
Fino a non molti decenni fa, la copertura vegetale qui intorno era composta quasi esclusivamente dai pascoli, interrotti qua è là da faggi isolati o piccoli nuclei boschivi (meriggi) mantenuti per riparare il bestiame dal sole. Ora, con l’abbandono della montagna e la riduzione dei carichi animali, gran parte della superficie risulta occupata dal bosco. l popolamenti forestali rivelano un’età di 50-60 anni, collocando così verso la metà del secolo scorso il momento in cui, per la prima volta nella storia delle Alpi, muta radicalmente il rapporto dell’uomo con il territorio: dall'occupazione e trasformazione alla retrocessione e restituzione alla natura."

 
 

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