Cardinello, 28 agosto 2011
Il ritrovo è sulla S.S. 340 Regina allo svincolo per la valle del Dosso alle 6,15 con Luigi amico d'avventura per queste valli. Oramai è passato circa un anno dall'ultima escursione fatta assieme. Purtroppo lui è stato fermo per un infortunio, (i legamenti), ma a distanza di un anno lo vedo completamente in forma. Lasciamo un'auto nell'unico parcheggio a disposizione e ci dirigiamo verso la valle del Dosso arrivando a Caiasco 1000 m.
ORE 6.30 il sole non è ancora sorto, l'aria è frizzante, ma tra una chiacchera e l'altra nel giro di breve gli scarponi sono ai piedi e SI PARTE.
Passiamo la sbarra che delimita la strada agro-pastorale, e come descritto nella relazione della settimana precedente, passiamo da Cucchetta, dove noto e già notai in precedenza una traccia di sentiero che si stacca dalla strada alla mia sx. Procediamo dritti passando dalla Foppa.
Salendo a est vediamo, la val di Camedo con il Rifugio Vincino che è ancora all'ombra, mentre i primi spiragli di sole scaldano la vetta del Monte Cardinello. Con passo veloce raggiungiamo il Ponte di Madri, poi alpe omonima dove non c'e' nessuno, A. Predone e, guadando il torrente arriviamo all'A. Mugiam.
A questo punto dobbiamo prendere una decisione:
1. risaliamo il fiume come ho fatto la settimana precedente
2. teniamo il fiume alla nostra dx e saliamo un canalino.
Perché fare quella più semplice?
Ed eccoci proprio nel punto già provato e non passato sette gg. fa'. In due si ragiona meglio e si è piu' sicuri, infatti, riusciamo a passare, a fatica, ma a passare.
Alpe Caurga 1966 m. sono già circa 1000 metri di dislivello e i nostri scarponi incominciano a toccare l'Alta Via. Adesso altra decisione: verso est . passo dell'Orso, Pizzo Martello, Capanna Como ecc. o, dritti, Bocch. di Caurga e poi Pizzo Martello o ovest Monte Cardinello? Sono le 9:15 circa, notiamo che di tempo ne abbiamo e la decisione ricade sul Cardinello.
Quando raggiungiamo all'Alpe di Mogn 1954 m. il sole incomincia a farsi sentire, iniziamo a vedere da sotto l'imponente Master de Paia. Sosta, e poi ripartiamo per giungere al tratto attrezzato appena sistemato dal Cai di Dongo la settimana precedente. Lo risaliamo, varcando la schiena di Mogn, qualche passo di secondo grado, in discesa si fatica a trovare qualche appoggio, ci spingiamo fino nella Val di Muggiolo superando l'Avert di Muggiolo 1981 m. Proseguiamo, puntando un intaglio sulla cresta del sasso di Dernone passando il passo di Ciancibella (m. 2180). Aggiriamo il monte Cardinello (m. 2520) oltrepassando i caratteristici tetti di roccia detti le Gronde (m. 2185). Qui abbandoniamo l'Alta Via e per tracce poco evidenti giungiamo alla bocchetta di Caurit o anche detta di Bellimbusta, che grazie all'incontro delle uniche persone trovate sulla via che arrivavano dal ponte di Mangiavacca in direzione anche loro del monte Cardinello, giungiamo alla croce di Vetta. Si mangia qualcosa, qualche foto, e si riparte in discesa per la bocchetta di Caurit cercando di riprendere il sentiero dell'Alta Via. A questo punto facciamo un incontro con un bell'aspide scocciato della nostra presenza.
Arriviamo così all'Alpe di Bellimbusta 1963 m. e allungando un po' la discesa passiamo per l'Alpe Malpensata dove vi è un bel cartello (impossibile non notarlo) che indica con una freccia e una scritta "Gravedona". Lo seguiamo nel scendere a valle con qualche difficoltà per un sentiero a volte inesistente, raggiungendo all'Alpe Corte di Mezzo e poi all'Alpe Prato Fiorito e per ultimo Alpe di Camedo. Notiamo che vi è la presenza di bestiame e di due pastori. Ci fermiamo a chiacchierare e dopo qualche racconto da parte del pastore, (soprannominate da noi "chicche d'alpeggio "), e un caffè fumante, ridiscendiamo percorrendo la Val Camedo entrando in un bosco e arrivando poco sotto il Rifugio Vincino (ex caserma della Guardia di Finanza). Salutiamo i compagni di viaggio (loro andranno verso il ponte di Mangiavacca), e procediamo andando a prendere il sentiero n°4 della Via dei monti Lariani, e ridiscendiamo verso valle arrivando a 824 m. sul Ponte di Vincino. Da qui in poi risaliamo lasciando il sentiero segnalato e per sentiero all'inizio evidente e poi inesistente e giungiamo a Cianezza 883 m. e Sancido 1065 m. e sempre orientandoci a vista sbuchiamo sulla strada agropastorale che la mattina avevo notato raggiungendo a Caiasco e la macchina.
Con uno sguardo a monte notiamo il sole che sta tramontando sul Cardinello.
 
 

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