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La prima area paludosa che si incontra sulla destra è «l’Oasi Paradès», alle spalle di San Lorenzo. Il piccolo bacino è alimentato dalle acque dell’Olona e si possono vedere diversi uccelli acquatici. Il nome di questo sito deriva da un agricoltore parabiaghese che era solito rispondere a chi gli faceva un lavoro che non poteva pagare «grazie, par adès (grazie per ora)». Questo stagno rientra nei progetti di biodiversità promosso dal Parco dei Mulini e cerca di favorire la riproduzione dell’averla piccola. Le scie che di vedono in centro foto sono originate da quattro grosse nutrie che sono entrate in acqua al mio arrivo.
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