Se guardi la foto nelle sue dimensioni reali, sul lato dx noterai quell'esile traccia che sembra porti al nulla: questo è il punto chiave.
Divallato dall'altro lato, sotto di te il lago (sperando non si sia prosciugato) che compare nel mio report.
Da lì a dx per cresta, scegliendo i passaggi migliori, fino al canalino che conduce in cima.
Che giornata spettacolare...
Ciao Emanuela,
ho visto il sentierino a mezzacosta, era invitante, ma si interrompe poco sotto la cresta, nel tratto più ripido. Mi sono venute in mente le parole della guida alpina " da quella parte non si riesce a salire".
Ciao!
Anche noi eravamo titubanti.
In effetti è verticale come un muro e il terreno non aiuta.
Avevo infatti commentato così:
"L’ultimo strappo al passo del Saliente lo si raggiunge con le unghie e con i denti, talmente il terreno è duro e ripido, ma la fatica viene ripagata con un regalo inaspettato .... ed inizia la salita per cresta".
Altra via di salita è da dove siamo scesi (rammento qualcosa tipo "prati Parigi - o Paris" .)
Ai tempi nessuna indicazione, zero tracce e ometti forse qualcuno.
Non è semplice districarsi perchè buona parte della salita (che per noi era discesa) si effettua in un bosco piuttosto fitto, con pochi punti di riferimento visibili, oltre a 2 / 3 punti nei quali prestare molta attenzione.
Vabbeh, pazienza :-)
Se la ritenterai già sai cosa ti spetta :-D
ciao, Siso.
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