In arrivo a Tregugno (m 696). Legata a questo nucleo di baite, ormai desolatamente invase dal bosco come tante altre, c’è la storia (raccontata da Nino Chiovini) di Sofia Benzi, una donna che qui visse una travagliata esistenza a partire dal 1903 (quando arrivò qui dopo il matrimonio con Stévan). Dopo essere rimasta giovane vedova con 5 figli, sposò successivamente un contadino di Caprezzo da cui ebbe un altro figlio ma, dopo pochi mesi, a causa del rapporto complicato con il nuovo marito, prese tutti i figli (quello piccolo lo mise in un cesto), due mucche e un paio di capre e di pecore, e ritornò a Tregugno per rimanervi fino alla morte, che avvenne nel 1947; che donna!
 
 

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