CIMA SODADURA (Lc)

Domenica senza impegni particolari, previsioni buone, ritorniamo per la terza volta a Moggio per la salita ai Piani di Artavaggio… questa volta senza figli puntiamo determinati al Sodadura!

Partenza da casa alle ore 6.15 alle 7.30 siamo a Moggio, al parcheggio dopo gli impianti di rilsalita  dove parte il sentiero n. 23 che porta ai Piani.

Rimaniamo un po’ indecisi se portare con noi le ciaspole, considerato che il sentiero sembra ben battuto, c’è parecchia gente che come noi si accinge a salire ed il gestore del rifugio Nicola, sentito il giorno prima ci ha detto che, sui Piani,  avrebbe battuto una pista .. non sembra poi che ci sia così tanta neve!

Alla fine di una breve consultazione decidiamo comunque di portarle con noi… sia mai che ci tocca ritornare una quarta volta per carenza di attrezzatura e …. peggio  …. rinunciare alla meta!!!

Alle 7.45 ci incamminiamo; complice la nevicata dei giorni precedenti il bosco è incantato. Insieme a noi altri gruppi di escursionisti, alcuni più veloci, altri più lenti che ci fanno compagnia durante la salita.

Alle 9.30 giungiamo senza problemi ai Piani di Artavaggio…. come al solito lo spettacolo che si gode sui monti circostanti è magnifico …. foto, foto, foto.

La nostra meta è li’ che ci guarda.. non è eccessivamente  innevata e alcuni scalatori, probabilmente partiti all’alba -  o più semplicemente saliti ai Piani in funivia!!?? - si stanno cimentando già con uno sperone di roccia e ghiaccio sul crinale ovest.. fanno per tornare giù, poi risalgono….

Giusto perché le abbiamo con noi,  decidiamo di indossare le ciaspole per raggiungere il rifugio Nicola… la salita dal crinale est ci ispira di più, al massimo possiamo scendere a ovest facendo un anello.

Le previsioni meteo ci stanno però tradendo.. nuvole nere si addensano da nord e  da ovest e,  quando giungiamo al rifugio,  la cima del Sodadura è ormai avvolta nella nebbia.  

Togliamo le ciaspole … forse, per alcuni versi sarebbero meglio i ramponi ma, …. bando alle ciance, si sale.

Seguendo una evidentissima traccia che altri hanno lasciato raggiungiamo presto la vetta…. e ci rendiamo conto di essere nel nulla!!! 

Non fosse per la croce di vetta ed una statuetta,  forse della Madonna, entrambe ricoperte di neve ghiacciata, potremmo essere ovunque!! … Ma la missione  e' compiuta!

Scendiamo con cautela dal passaggio roccioso, per il resto una camminata nella neve senza problemi.

Una sosta al rifugio per un piatto caldo, te'  e torta e….. bella escursione… magari ci torniamo per vedere il panorama da su… magari lo guardiamo dalla Cima di Piazzo… poco distante, che merita anch’essa una puntatina!!