Monte Altissimo di Nago


Publiziert von paoloski , 13. Juni 2014 um 09:27.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum: 7 Juni 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Aufstieg: 460 m
Abstieg: 460 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada Milano - Venezia, uscire a Peschiera, proseguire per Affi dove si entra nella Modena - Brennero, uscire ad Ala -Avio, seguire le indicazioni per Avio dove si imbocca la Val Aviana che si risale fino ad un bivio nei pressi della diga di Lago Pra della Stua, qui prendere per Brentonico ed il Passo San Valentino, deviare a sinistra per San Valentino e proseguire fino a Bocca del Creer dove si trova il rifugio Graziani.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Poco sotto la sommità si trova il rifugio Altissimo.
Kartennummer:4LAND Cartography 117 Monte Baldo

Per l'uscita di Flora & Fauna degli Incontri di Avvicinamento alla Montagna di quest'anno la meta prescelta è il Monte Baldo, vi eravamo già stati in passato ma per me è la prima volta, gli altri accompagnatori mi hanno per anni decantato la bellezza del luogo, la varietà della flora e, non ultimo, l'ottimo trattamento al rifugio Monte Baldo, dove alloggeremo per cui l'aspettativa è tanta.
Arrivati a Bocca di Creer appena scesi dall'autoi nostri sguardi vengono attratti dal maestoso volo di un'aquila che volteggia sopra di noi.
Ci prepariamo, approfittiamo della vicinanza del rifugio Graziani per un caffè ed infine partiamo seguendo la stradina militare che risale le pendici del Monte Altissimo, che, a dispetto del nome altisonante, è in realtà un enorme panettone.
Gianluca, il nostro naturalista ci illustra le varie speci botaniche che incontriamo e ci da  una spiegazione sulla geologia della zona, poco dopo incontriamo i primi fossili: Bellemiti e Ammoniti che caratterizzano questa zona.
Con tutta calma arriviamo al rifugio Altissimo e da qui alla vicinissima cima. La zona è disseminata di trincee e fortificazioni austriache risalenti alla Grande Guerra. Dalla vetta il panorama è notevole: sotto di noi si vede la parte più settentrionale del lago di Garda con Riva, Torbole ed Arco, ad Ovest la valle di Ledro ed il suo lago, a Nord le cime innevate delle Dolomiti del Brenta, purtroppo la foschia è tanta e la visibilità non è ottimale. Per consumare il pranzo ridiscendiamo al rifugio ed approfittiamo dei tavoli e delle panche posti all'esterno.
Per il proseguio del giro decidiamo di non tornare dalla stradina percorsa stamane ma di fare un anello seguendo un sentiero verso la Cresta di Navene. Il percorso contorna il versante occidentale del monte che precipita con delle pareti verticali sul lago sottostante.
La vegetazione anche qui è interessantissima e lungo il tragitto vediamo a profusione peonie, asfodeli, centauree ed aquilegie.
Più sotto incontramio larici, pini mughi, sorbi ed unas miriade di fiori: dalle biscutelle alle euforbie.
Il sentiero termina sulla strada ad un paio di chilometri dalle nostre auto, risaliamo verso Bocca di Creer seguendo l'asfalto, ma anche qui abbiamo modo di ammirare il profluvio di fiori che caratterizzano questa area protetta: sui bordi della strada vi sono sassifraghe, viole, globularie e ornitogalli a profusione, vediamo anche distese di centauree.
Al rifugio Graziani ci rifocilliamo e quindi partiamo alla volta del rifugio Monte Baldo che è in realtà un albergo raggiungibile in auto, qui prendiamo possesso delle nostre stanze, abbiamo modo di farci una doccia poi informatici sull'ora della cena io e Monica decidiamo di fare un giro nei dintorni. 
Seguiamo un sentiero che parte dall'albergo ed in breve ci troviamo immersi nel verde: anche qui i fiori abbondano, poco più avanti una decina di vacche bianconere stanno tranquillamente pascolando.
La cena si rivela veramente di ottimo livello ed abbondante e il tempo passa in allegria.
Dopo cena c'è chi si da alle carte, chi al calcetto, io e Monica proseguiamo l'esplorazione dei dintorni seguendo una stradina che scende verso il fiume finchè non arriva il buio e rientriamo.

Per me quella di questa zona è stata una magnifica scoperta: il Monte Baldo è veramente bello con una varietà floristica eccezionale, il paesaggio mi ha ricordato molto quello del Vercors attraversato oltre vent'anni fa. Ottimo il rifugio Monte Baldo: buona cucina e belle stanze ad un prezzo veramente ottimo.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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