Monte Malamot o Pointe Droset (2917 m)- Colle del Moncenisio


Publiziert von Max64 , 14. April 2014 um 19:38.

Region: Welt » Frankreich » Savoie
Tour Datum:13 April 2014
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1250 m
Abstieg: 1250 m
Strecke:Piano di San Nicolao-Forte Malamot-Monte Malamot
Zufahrt zum Ausgangspunkt:autostrada A4 per Torino poi seguire autostrada per Bardonecchia, uscire a Susa e seguire per il Colle del Mocenisio. Si entra in territorio francese.Il passo è ancora chiuso. Parcheggiato a lato strada.

Il Monte Malamot (2.917 m s.l.m.), noto sulla cartografia francese come Pointe Droset, è una montagna delle Alpi Cozie (sottosezione Alpi del Moncenisio).

Cenni Storici


La montagna, oggi interamente compresa in territorio francese, è collocata sullo spartiacque Dora Riparia-Arc e si colloca nell'area che l'Italia cedette alla Francia con il Trattato di Parigi del 1947. Mentre il versante sud-occidentale è ripido e precipita sul Vallon de Savine nelle altre direzioni la montagna si presenta decisamente meno scoscesa e la sua natura è di tipo erboso-detritico. La cima è situata tra il Colle Giasset (2.702 m) e quello del Piccolo Moncenisio.

Appena a sud-est della cima della montagna nel 1889 fu costruita una massiccia caserma difensiva progettata per contrastare un possibile attacco francese nella zona del sottostante Lago Bianco. La fortezza, che poteva ospitare un presidio di 200 militari, si sviluppa su due piani fuori terra. Essa è sovrastata da un osservatorio costituito da una torretta metallica a sua volta riparata dalle nevicate grazie a una struttura in cemento; il tutto è situato a 2.920 metri di quota e risulta quindi l'opera permanente più elevata dell'intero complesso difensivo del Moncenisio.[ Negli anni tra il 1932 e il 1940, nel quadro della costruzione del Vallo Alpino
, la zona venne ulteriormente fortificata con numerose opere in caverna.

Il Colle del Moncenisio, (in francese Col du Mont Cenis), è un passo delle Alpi che unisce la Val di Susa, in provincia di Torino, con la regione dell'alta Maurienne, compresa nel dipartimento francese della Savoia.

Cenni storici


Il colle ha avuto una grande importanza storica. Quando Annibale attraversò le Alpi dalla Francia verso l'Italia si pensava che avesse attraversato il Colle del Piccolo Moncenisio e il Colle Clapier, situati ad ovest dell'attuale Colle del (Grande) Moncenisio. Una recente ricostruzione colloca il passaggio di Annibale per il colle dell'Autaret, che mette in comunicazione Avérole (in alta Maurienne) e Malciaussia (Valli di Lanzo).[3]

Napoleone vi fece costruire tra il 1803 ed il 1810 la grande strada di collegamento internazionale ancora oggi esistente tra Susa e Saint Jean de Maurienne e una nuova struttura per l'Ospizio, ormai scomparso sotto le acque del lago artificiale.

Nel 1868 venne costruita lungo la strada del colle la Ferrovia del Moncenisio con locomotive a sistema Fell. La ferrovia venne smantellata alcuni anni dopo (1871) in occasione dell'apertura del Traforo ferroviario del Frejus. Sono ancora visibili, sulla strada che sale da Susa, numerosi manufatti (gallerie, muretti, ponti) di quella ferrovia. Nel 1947 con il trattato di Parigi il territorio del Moncenisio passò dall'Italia alla Francia e amministrativamente l'italiano Comune di Moncenisio si ridusse a un lembo di territorio intorno alla frazione di Ferrera Cenisio, antico punto tappa per chi valicava il Colle.

Il Colle del Moncenisio nei secoli ha avuto una grande importanza militare. Con la cessione della Savoia alla Francia (1860) è diventato il valico di confine tra Francia e Italia. Ha quindi visto la realizzazione di grandi sistemi fortificati che dovevano difendere l'accesso al passo da un'eventuale azione nemica rivolta verso la Valle di Susa.

Nel 1874-80 il Regio Esercito italiano creò la Piazza militare del Moncenisio, costituita dai forti in pietra CassaVarisello e Roncia. A questi aggiunsero altre importanti batterie e fortificazioni, come la Batteria Pattacroce e le opere fortificate erette sulla cima del monte Malamot. I Francesi a loro volta costruirono su un'altura presso il vecchio confine il Fort de la Turra. Nei primi anni del XX secolo il colle vide la costruzione delle due batterie corazzate La Court e Paradiso. Negli anni trenta, sotto il regime fascista, furono realizzate le opere in caverna del Vallo Alpino.
Tutte queste fortificazioni sono passate in territorio francese dopo le rettifiche di confine avvenute nel 1947 in forza del Trattato di Parigi. Rimangono numerosi resti delle opere militari, visitate ogni anno da centinaia di persone



Prima volta per me in questa zona tutta da scoprire.Dopo il confine con la Francia e visto che il passo è ancora chiuso,lasciamo l'auto al piano di San Nicolao(1720 m) e seguiamo le indicazioni su un cartello di legno per Piano San Nicolao.La giornata al momento è abbastanza nuvolosa , cade anche qualche goccia di pioggia e un sostenuto vento da nord ci fa svegliare subito.Tenendoci verso destra andiamo a risalire una gola  quasi a ridosso della parete rocciosa , superati un paio di risalti vediamo davanti a noi verso dx  il ripido canale che dobbiamo risalire.Il canale in alcuni punti è molto ripido circa 40° per cui lo affrontiamo per stare in sicurezza con i ramponi.Dopo la parte ripida il percorso spiana un pò , ma rimane comunque con pendenze di tutto rispetto.Alla fine del canale risaliamo verso destra un ripido pendio(anche qui con i ramponi) prendendo come riferimento un traliccio dell'alta tensione.Poi seguiamo verso est e incominciamo a vedere le torrette del Forte di Malamot (2920 m) davanti a noi.Con percorso intuibile risaliamo la facile cresta che porta al forte,dove si prosegue per circa duecento metri di facile e larga cresta fino alla vera cima del Monte Malamot(2917 m), caratterizzata da diversi grossi ometti.La giornata nel frattempo si è aperta ,il vento è calato e la temperatura è accettabile.Dalla vetta purtroppo il panorama è in parte compromesso dalle nuvole che coprono alcune delle montagne circostanti tipo il Rocciamelone che dovrebbe essere davanti a noi.Per il rientro scendiamo il ripido pendio tra la vetta e il forte e puntiamo verso le caserme abbandonate.Poi scendiamo verso valle aggirando la grossa formazione rocciosa alla nostra destra,scendendo ancora su ripidi pendii e traversi da fare ancora con i ramponi,fino a ricongiungerci con il percorso di andata prima del ripido canale. 

Escursionisti: Patrizia ,Battista e Max

tempo di salita :3 ore 30 minuti

Tourengänger: Max64
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 15. April 2014 um 09:54
Apprezzo sempre escursioni in zone che non conosco.

Davvero sembra che Annibale sia passato dal Col d'Autaret?

Ciao
Andrea

Max64 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. April 2014 um 14:32
Grazie, visto che non c'era nessuna relazione in Hikr sulla zona specifica,ho aggiunto dei cenni storici presi da Wikipedia per arricchire la relazione e magari rendere interessante la lettura.
ciao
Max

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. April 2014 um 22:34
E dal mio punto di vista hai fatto bene.
Ciao


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