Kurzbericht 

Toulouse


Publiziert von paoloski , 18. Juli 2020 um 14:26.

Region: Welt » Frankreich » Midi-Pyrénées » Haute-Garonne
Tour Datum: 4 August 1990
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 7:00

Arriviamo a Tolosa di sabato mattino, non c'è una nuvola in cielo e già il caldo si annuncia infernale: è il tipico tempo del Midi francese. Dopo aver parcheggiato, abbiamo girato un po' per trovare una piazzola sotto gli alberi, ci avviamo verso il centro città, la temperatura è già alta ma la città, almeno la parte storica, è stata costruita tenendo conto di questo: le vie sono strette ed ombreggiate e la differenza di temperatura fra le parti in ombra e quelle al sole crea delle piacevoli correnti d'aria.
Prima tappa è la basilica di Saint-Sernin, il più importante monumento cittadino ed uno dei massimi esempi di architettura romanica del Sud della Francia, nonchè il più grande edificio romanico d'Europa.
È veramente una chiesa imponente con pianta a croce latina costruita con mattoni alternati a pietra calcarea, entriamo dal portale Ovest, la facciata è piuttosto severa, a capanna, il portale è sormontato da una sorta di loggia con cinque archi a tutto sesto, il tutto concluso da un rosone. Non è forse la facciata più armonica fra le tante che abbiamo visto nel corso degli anni ma è comunque piuttosto inusuale.
Al nartece segue la chiesa vera e propria, vi sono cinque navate,la centrale ha colonne imponenti ed è separata dalle laterali da archi a tutto sesto, sopra le navatelle laterali sta il matroneo che si affaccia sulla navata centrale con aperture a bifora. Anche il transetto ha dimensioni notevoli, nel braccio settentrionale vi sono degli affreschi romanici. L'incrocio fra navata e transetto si trova sotto la cupola che sorregge la notevole torre campanaria.
Il coro è caratterizzato da un deambulatorio e accoglie un grande e sontuoso altare barocco interamente dorato raffigurante il martirio del santo patrono, sotto ad un baldacchino si trova l'arca con le reliquie del santo. Nel deambulatorio cinque cappelle ospitano altrettanti reliquiari di santi che in passato hanno fatto si che Saint-Saturnin divenisse una tappa obbligata sulla via per Santiago de Compostela.
La nostra seconda tappa è il Convento degli Agostiniani, oggi sede del Museo di Belle Arti. Dista circa 500 metri dalla basilica e loraggiungiamo percorrendo la pedonale ed animata Rue de Taur che ci porta fino alla grande Place du Capitole, proseguendo per Rue Saint-Rome e poi girando a sinistra fino alla nostra meta in Rue Metz. È un grande edificio gotico, il museo ospita una grande collezione di opere, perlopiù acquisizioni effettuate durante la Rivoluzione acquisendole dai soppressi conventi cattolici, c'è di tutto: dai pittori francesi de lXV secolo fino ai moderni passando per gli Impressionisti ma vi sono anche opere di artisti italiani, spagnoli ed olandesi, Perugino, Rubens, Van Dick, Murillo...
La parte forse più peculiari del complesso è però il grande chiostro, un oasi di verde e tranquillità, nel deambulatorio si trova una raccolta di doccioni provenienti da chiese ed edifici della città. Vi sono poi sculture di Rodin, Camille Claudel ed altri.
Ultima tappa di questa nostra breve visita a Tolosa è la chiesa dei Giacobini, considerata la più bella chiesa domenicana d'Europa. Anche questa è una chiesa dalle dimensioni impressionanti caratterizzata dalle sue colonne alte 22 metri e le arcate formano uno stupendo "palmizio" che si eleva fino a 28 metri ed è considerato un capolavoro unico al mondo.
Anche qui vi è un magnifico chiostro, risalente ai primi del '300 e formato da quattro deambulatori coperti, è  dominato da un alto campanile simile a quello di Saint-Sernin: ottagonale, alto 45 metri, a quattro ordini rientratti. Fu eretto nella seconda metà del XIII secolo.
Usciti percorriamo Rue de Metz fino a raggiungere la Garonna, vicino vi è la Scuola di Belle Arti e numerosi locali dove mangiare a prezzo modico, ne scegliamo uno per gustarci una bella insalata, un caffè e poi non ci rimane che raggiungere la nostra auto e rimetterci in viaggio.

Tourengänger: paoloski, annna


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