Monte Primaci per la direttissima!
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Confessate: state smanettando alla ricerca del monte Primaci e non lo trovate.
Non dannatevi, questo monte non esiste, al massimo può essere considerata una temporary mountain inventata oggi e scalata dal sottoscritto con un manipolo di ragazzetti suoi alunni della 1°C (da qui il nome), in viaggio d'istruzione ai Mulini di Piero, in alta Veddasca.
Pubblico questo atipico rapporto per testimoniare il mio stupore (dopo 23 anni insegnare mi stupisce ancora, quando non sarà più così andrò in pensione) quando, in cima ad un motto nei pressi del sentiero Piero - Lozzo dove risiede il secondo pilone dell'elettricità ho guardato negli occhi i miei alunni e ho visto felicità, dopo aver arrancato con scarpette alle moda su pendii franosi niente male in assoluto fuoripista e aver poggiato le mani su terra e rovi ed essere finalmente giunti in "vetta".
E durante la salita, cominciata quasi per caso venti minuti prima dal cimitero di Piero, voltandomi, ho visto un gruppo che si faceva sempre più numeroso, lo stesso gruppo che di solito si lamenta delle scale al primo piano.
In questo gruppo, passo dopo passo ho annusato sudore, desiderio di riuscita, smania di esplorazione e spirito di competizione.
Ho annusato umanità insomma, quella più buona di tutte; che la montagna c'entri qualcosa?
Discesa per la normale.
Non dannatevi, questo monte non esiste, al massimo può essere considerata una temporary mountain inventata oggi e scalata dal sottoscritto con un manipolo di ragazzetti suoi alunni della 1°C (da qui il nome), in viaggio d'istruzione ai Mulini di Piero, in alta Veddasca.
Pubblico questo atipico rapporto per testimoniare il mio stupore (dopo 23 anni insegnare mi stupisce ancora, quando non sarà più così andrò in pensione) quando, in cima ad un motto nei pressi del sentiero Piero - Lozzo dove risiede il secondo pilone dell'elettricità ho guardato negli occhi i miei alunni e ho visto felicità, dopo aver arrancato con scarpette alle moda su pendii franosi niente male in assoluto fuoripista e aver poggiato le mani su terra e rovi ed essere finalmente giunti in "vetta".
E durante la salita, cominciata quasi per caso venti minuti prima dal cimitero di Piero, voltandomi, ho visto un gruppo che si faceva sempre più numeroso, lo stesso gruppo che di solito si lamenta delle scale al primo piano.
In questo gruppo, passo dopo passo ho annusato sudore, desiderio di riuscita, smania di esplorazione e spirito di competizione.
Ho annusato umanità insomma, quella più buona di tutte; che la montagna c'entri qualcosa?
Discesa per la normale.
Tourengänger:
rochi
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (5)