Sgambata pomeridiana al Monte Gambarogno

Dopo un sabato da caminetto, il ritorno del sole domenicale mi ha convinto a prendere le racchette da neve e a fare un giretto. Meta il "mio" Gambarogno. Detto fatto parto dopo pranzo e alle 14.30 sono all'Alpe di Neggia. Già l’ultimo chilometro in automobile fra muraglioni di neve annuncia il piacevole ambiente che troverò giunto sul colle. Racchette ai piedi, seguendo le indicazioni della bella guida di Roger Welti, sul fondo ben battuto a lato della pista di sci, punto dritto verso il traliccio dell’alta tensione. Da qui mi alzo perpendicolarmente al pendio e in circa cinquanta minuti arrivo al pianoro da dove raggiungo poi la croce posta sulla cima orientale. Lo spettacolo a 360° è semplicemente favoloso. Scatto qualche foto e mentre mi accingo a scendere per lo stesso percorso, sono raggiunto da una “avventuriera” con il suo parapendio. Scambio due parole e con molto piacere scopro che Sabina, questo il suo nome, ha partecipato a un compleanno di un’amica comune. Com’è piccolo questo nostro Ticino. Poi lei mi chiede gentilmente se sono disposto a riaccompagnare in basso la sua bella “Caia”, mentre lei si lancerà nel vuoto con destinazione il Delta della Maggia. E così con la cagnetta un po’ piagnucolante ridiscendo a Neggia.

PS: dopo tre tentativi, Sabina ha dovuto rinunciare al volo e ... ridiscendere anche lei a piedi!