Monte Lema (1620m) - Anello Invernale
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In accordo con l'amico Ivano, decidiamo all'ultimo un veloce giro ad anello sul Monte Lema in mattinata. Le condizioni meteo non sono delle migliori, ci aspettavamo un miglioramento in quota ed invece siamo stati invasi dalla nebbia.
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Avendo parcheggiato in zona Alpe di Pazz Q758 (zona allevamento daini), optiamo per scendere e risalire il Lema dalla strada di Miglieglia. Dapprima tutto bene, oltre Q1300 inizia ad esserci parecchia neve sul sentiero. La neve è molle (siamo partiti con 8°C) e si affonda di continuo. La traccia non è battuta, forse ci è salito un solo tizio nei giorni scorsi. Senza ciaspole è un po' dura ma si riesce a salire.
Bisogna prestare attenzione al ripido pendio innevato negli ultimi 200m (perciò ho messo T3+, in queste condizioni). Raggiunto l'Ostello di Vetta Q1550 puntiamo diretti verso la cima ed improvvisamente una densa coltre di nubi ci inizia ad avvolgere. Non si vede ad oltre 10m dal naso.
Raggiungiamo comunque la croce a Q1621, visibile solo a pochi metri di distanza.
Fortunatamente vi sono molte tracce di ciaspole direzionate sull'altro sentiero di salita (che sale da Pian Pulpito). Decidiamo di scendere da quel lato con qualche timore per la nebbia. Ma il GPS è stato un grande aiuto, oltre alle tracce nevose ed alla conoscenza del sentiero da parte di Ivano. Scendiamo quindi in direzione SSW sulla lunga dorsale del Lema, totalmente innevata e perfettamente sciabile (ad averceli). Si aggira il Moncucco a W e si raggiunge il Pian Pulpito Q1364, dove incrociamo 4 camminatori in salita muniti di ciaspole.
Poi giù di corsa per i morbidi tappeti delle pinete e veloce pranzo alla Cima Pianca Q1087, splendido angolino. Da qui, in pochi minuti di sentiero, si taglia la strada asfaltata arrivando direttamente alla macchina (Alpe di Pazz).
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Interessante e veloce itinerario, da riprovare in condizioni primaverili e con comode scarpe da trail.
Distanza: 9Km
Salita: 2h10' - Discesa 1h30' - Pausa 20'
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Avendo parcheggiato in zona Alpe di Pazz Q758 (zona allevamento daini), optiamo per scendere e risalire il Lema dalla strada di Miglieglia. Dapprima tutto bene, oltre Q1300 inizia ad esserci parecchia neve sul sentiero. La neve è molle (siamo partiti con 8°C) e si affonda di continuo. La traccia non è battuta, forse ci è salito un solo tizio nei giorni scorsi. Senza ciaspole è un po' dura ma si riesce a salire.
Bisogna prestare attenzione al ripido pendio innevato negli ultimi 200m (perciò ho messo T3+, in queste condizioni). Raggiunto l'Ostello di Vetta Q1550 puntiamo diretti verso la cima ed improvvisamente una densa coltre di nubi ci inizia ad avvolgere. Non si vede ad oltre 10m dal naso.
Raggiungiamo comunque la croce a Q1621, visibile solo a pochi metri di distanza.
Fortunatamente vi sono molte tracce di ciaspole direzionate sull'altro sentiero di salita (che sale da Pian Pulpito). Decidiamo di scendere da quel lato con qualche timore per la nebbia. Ma il GPS è stato un grande aiuto, oltre alle tracce nevose ed alla conoscenza del sentiero da parte di Ivano. Scendiamo quindi in direzione SSW sulla lunga dorsale del Lema, totalmente innevata e perfettamente sciabile (ad averceli). Si aggira il Moncucco a W e si raggiunge il Pian Pulpito Q1364, dove incrociamo 4 camminatori in salita muniti di ciaspole.
Poi giù di corsa per i morbidi tappeti delle pinete e veloce pranzo alla Cima Pianca Q1087, splendido angolino. Da qui, in pochi minuti di sentiero, si taglia la strada asfaltata arrivando direttamente alla macchina (Alpe di Pazz).
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Interessante e veloce itinerario, da riprovare in condizioni primaverili e con comode scarpe da trail.
Distanza: 9Km
Salita: 2h10' - Discesa 1h30' - Pausa 20'
Communities: Hikr in italiano, Hikr's Dogs
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