Hike 'n Bike n.1 - Al Campo dei Fiori in MTB dopo la tempesta di Natale
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Passata è la tempesta natalizia (Magda…che nome curioso) e oggi davano finalmente ed incredibilmente “bello”. Che fare? Progetto A, B o C ? Come sappiamo la neve in questi casi è infida e, a parte i pericoli, impegna strenuamente chi l’affronta anche munito di ciaspole; questo esclude i primi due progetti e dà corpo al terzo. Si tratta di qualcosa di banale, sulla montagna simbolo di Varese, lo stra-visitato Campo dei Fiori. Ma per dargli un pizzico d’originalità decido di partire da casa in MTB e vedere cosa succede. Dopo l’attraversamento della city che ancora sonnecchia, attacco le rampe di S.Ambrogio, precipitosamente devo inserire marce molto basse e la situazione diventa permanente perché la pendenza non scherza ed io, invece, come biker “ scherzo”. Comunque, dopo quasi due ore dalla partenza e dopo essere stato superato da un paio di podisti (farà ridere ma in salita capita anche a me di superare correndo dei ciclisti quando la pendenza diventa “cattiva”) giungo al Belvedere posto al cancello d’ingresso dell’Osservatorio e lì finisce la strada ed inizia la neve….tanta, direi ad occhio tra i 20 ed i 25 cm. La vista è stupenda e richiede lo scatto di numerose foto; fatto questo mi avventuro sul sentiero innevato che conduce al Forte di Orino. Ben presto la difficoltà di stare in equilibrio sulla piccola traccia battuta mi convince a procedere a piedi spingendo la bici e in breve decido che così al Forte non ci sarei mai arrivato. Ripiego allora sul lasciare il mezzo meccanico dove si diparte sulla dx un sentierino che porta a Punta di Mezzo, la massima vetta del Massiccio. Il procedere a piedi, libero da equilibrismi ciclistici, mi consente di gustare appieno questi inusuali colori che oggi sfoggiano il bosco ed il cielo; devo passare chino sotto rami ancora carichi di neve ma già baciati da un sole che in poche ore li libererà consentendo loro di rialzarsi. Sembra che piova, tanto rapidamente la neve fonde. In breve giungo al pendio che funge da rampa di lancio per i deltaplanisti e che si affaccia sui laghi del varesotto. Girando le spalle ai laghi affronto la rampa finale che in pochi minuti arriva in vetta. Altro stupore, altre foto….non vorrei mai andare via ma le scarpe da trekking basse, malamente coperte dalle ghette, sono ormai inzuppate d’acqua ed i piedi gelidi…reclamano calore. Seguo il percorso al contrario, raggiungo la fedele bici che inforco e più disinvolto riesco a cavalcarla schivando le numerose persone che incontro, per lo più accompagnati dai loro amici cani o dai loro bambini. Giunto all’asfalto del Belvedere riprendo la strada dell’andata ma poi decido per una deviazione che passa sotto la vecchia funicolare, arriva al Piazzale Pogliaghi, tocca la base del Santuario; qui inizio una traballante e ripida quanto divertente discesa per la Sacra Via delle Cappelle. Poi….è città di nuovo e in men che non si dica mi ritrovo a casa, contento per il diversivo che mi ha concesso di vedere la nuova neve senza subirne i disagi. Cosa desiderare di più?
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Casa mia |
0 |
0 |
Prima Cappella |
0:39 |
0:39 |
Belvedere |
1:07 |
1:46 |
Vetta Punta di Mezzo |
1:00 |
2:46 |
Belvedere |
0:52 |
3:38 |
Prima Cappella |
0:34 |
4:12 |
Casa mia |
0:28 |
4:40 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 880 m
Lunghezza totale 30 km
Tempo totale lordo 4h40’
Soste totali 30’
Tempo totale netto 4h10’
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