Monte Lema da Astano: Un bell’anello
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Lei, la neve, è arrivata; gli impedimenti vari li ho sistemati. Non resta che rispolverare le ciaspole, scaldare il tè e partire. Come molti decido per una prudente scelta “in zona” e il Monte Lema da Astano non l’avevo mai salito. Ho trovato un paio di belle relazioni di Ewuska e di Turistalpi che prendo ad ispirazione e arrivo ad Astano con -5°C. Brrrr! Ma si sa che ci si scalda in fretta affrontando la salita. Come spesso mi capita mi “perdo” un po’ nel piccolo paese alla ricerca di indicazioni che non trovo e mi arrangio a naso. Dopo qualche fuori rotta il GPS mi segnala che la via è ca. 200 m sopra di me; affronto direttamente la china e raggiungo il sentiero che mi porta in località Forcola dove comincia ad aprirsi il panorama anche ad Ovest. La neve c’è già fin dagli 800m ma fino ai 1200m non mi sono necessarie le ciaspole né le ghette. Qui però, al piede del Moncucco (curioso quanti monti con questo nome!) le indosso e salgo per la china mai faticosa. Qualche sprofondamento c’è ma in generale la neve è abbastanza trasformata e portante se si intuisce il percorso giusto. Giunto in vetta al Moncucco mi accorgo che dopo un lieve divallamento una nuova china mi aspetta ma in fondo si tratta più che altro di aver pazienza; mentre salgo vorrei fermarmi a provare il nuovo acquisto fotografico ma non cedo pensando che dalla vetta avrò senz’altro il tempo ed il modo per godermi il panorama. Non per nulla il “piccolo” Monte Lema viene definito un ottimo belvedere; in qualunque direzione si guardi l’occhio è appagato dalla vista di monti celebri e meno celebri ma tutti innevati e scintillanti al sole che ha caratterizzato la giornata. Studio la celebre traversata che dal Lema va fino al Tamaro toccando le varie cime per i più sportivi o passandovi sotto risparmiando energie e mi dico che con questa neve sarebbe una bella avventura anche se di sicuro ci sarà chi la fa! Giusto per rendersi conto: in estate i tempi sono ca. 6h da Astano al Tamaro alle quali bisogna aggiungere ca. 2h30’ per scendere a Rivera a piedi e…..con la neve a funivie ferme e con giornate corte? Un bel match!
Fatti un po’ di scatti e telefonate mi incammino verso Miglieglia con il sentiero che zigzaga sotto la linea della funivia per la verità piuttosto noioso con i suoi molti tornanti. Incontro finalmente qualcuno: tre signori ed una signora che salgono accompagnati da un bel pastore tedesco che manco a farlo apposta dopo la mia carezza ed i complimenti fatti per lui alla sua padrona…..si sdraia beato come per dire: ”Io mi fermo qui!”. L’amorevole proprietaria si affretta a dire che ha ormai qualche anno di troppo ma a suo tempo….Ci salutiamo e riprendo la discesa pensando che…..varrà pure per me la giustifica….o no? Poco prima di Miglieglia si stacca un sentiero detto “Strada verde” che marcia più in alto ma quasi parallelo alla Cantonale che da Novaggio va ad Astano passando per Bombinasco. Il sentiero è lungo ma gradevole e si svolge interamente nel bosco salvo qualche breve tratto su asfalto. Sarebbe ancora più piacevole con qualche grado in più ma non si può avere tutto!
A conti fatti una gita per nulla massacrante che regala tanti begli scorci panoramici e concede diverse possibilità di sosta in luoghi idilliaci.
Da provare!
I tempi:
Località |
Tempo parziale |
Progressivo |
Astano (Parking) |
0 |
0 |
Forcola |
1:43 |
1:43 |
Vetta Moncucco |
1:27 |
3:10 |
Vetta M.Lema |
0:31 |
3:41 |
Bivio x Astano |
2:05 |
5:46 |
Astano (Parking) |
1:15 |
7:01 |
Pillole….del giretto:
Dislivello 1116 m
Lunghezza totale 15,1 km
Tempo totale lordo 7h01’
Soste totali 20’
Tempo totale netto 6h41’
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