Forno hutte m.2574 (CH): 30 agosto 2013,giornata stupenda!


Publiziert von Alberto , 12. September 2013 um 15:02.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Bregaglia
Tour Datum:30 August 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 800 m
Strecke: Orden m.1790 - lago Cavloc m.1907 - Pian Canin m.1975 - ponte di quota 2100 circa - Forno hutte m.2574 km.25 A/R
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 - Lecco - Colico - Chiavenna - Passo Maloja
Unterkunftmöglichkeiten:Forno hutte
Kartennummer:Julierpass n° 268 - kompass Chiavenna/val Bregaglia - kompas Bernina/Sondrio

Mauro mi aveva chiesto se si poteva fare un eventuale 2 giorni alla Cufercal hutte,così l'avrebbe vista in versione estiva e poi in zona vi è la possibilità di fare dei giri. Nel definire la cosa mi dice che preferiva fare un giorno solo,allora gli propongo un escursione nuova sia per Mauro che Mimmo,fattibile in estate: la Forno hutte.

 

Mauro si documenta e gli prende bene,scegliendo proprio questa meta: ora resta da definire l'orario "cruciale" per il ritrovo che,guarda caso non è prima delle 7,00.....ovviamente con le conseguenze che arrivano a sorpresa. Alle 7,00 partiamo,il traffico è abbastanza movimentato e giunti dopo la dogana,superato Vicosoprano c'è una piccola colonna di auto,un bus che superiamo e ci accostiamo ad una auto a cui chiediamo cosa succede: la gentile signora ci risponde che vi è la transumanza tra le 8 e le 9.....altro ritardo che ci porta via una bella mezz'ora e giunti al Maloja prendiamo per il parcheggio in direzione del lago Cavloccio.

 

Giunti al parcheggio con tanto di numero (a pagamento) cerchiamo la macchinetta....nulla,quindi ritorniamo al parcheggio posto al passo (Kulm: culmine) paghiamo e ritorniamo al parcheggio di Orden m.1970,mentr arrivano altri italiani,anche loro sconcertati dal fatto che si debba pagare: li avviso che la numerazione serve a segnalare il dove vi è parcheggiata l'auto all'atto del pagamento. Per la prima volta ci troviamo in una situazione anomala: gli svizzeri hanno commesso una pecca,avrebbero dovuto mettere la macchinetta che emette i biglietti in questo parcheggio,ora speriamo che nessuno ci multi.

 

Alle ore 9,20 ci mettiamo in cammino e sopraggiunge un locale a cui chiedo informazioni inerenti al parcheggio: mi risponde che bisogna pagare ma riguardo la macchinetta non ci ha mai fatto caso,sa solo che hanno fatto degli spostamenti. Be,noi abbiamo messo 7,5 euro e fino alle 18,40 siamo coperti.

 

La zona piace anche agli amici,io spero in particolare che non vi siano sorprese inerenti al tracciato: infatti Mauro mi dice che c'è pure una scala in ferro.....mha! Giunti al lago Cavloc proseguiamo fino al bivio di Pian Canin m.1975 dove ben si nota il facile accesso al passo del Muretto: da qui il percorso a breve sarà su morena (un recente paletto segnala dove arrivava il ghiacciaio nel 1938) e proseguendo giungiamo a superare la calotta rocciosa dove l'ultima volta che vi sono passato (29 luglio 2007) si attraversava un ponte in acciaio (si vedono i pilastri in cemento armato) dopo il quale si saliva un masso aiutati da un paio di zanche e una corda. Poi si prendeva in direzione della testata del ghiacciaio in leggera discesa,si lambiva il ghiacciaio e si rimontava su un roccione con un paio di zanche e una corda in canapa come aiuto per sollevarsi (il primo gradino era all'altezza del bacino....metterne uno più in basso si vede che era complicato) poi si rimontava la morena piuttosto mobile tramite il nuovo tracciato ancora da sistemare ed erto,dopo si perveniva ad una serie di scalini in roccia fino al rifugio.

 

Ora è cambiato il tracciato: prima di tutto il cartello che da 60 minuti è da prendere poco in considerazione dato che bisogna calcolare 1 ora e 30 minuti buoni. Il tracciato più veloce è quello che si percorreva prima (15 settembre 1991: questa è già la terza volta e ci ho messo 3 ore,in precedenza anche 3 ore e 30) ,attraversando in diagonale il ghiacciaio per circa 15 minuti,poi si risaliva la morena tramite un ottimo sentiero pervenendo alla struttura da destra se si guarda l'entrata.

 

Attraversiamo il ponte poco avanti,in legno (domanda: ma perché non lasciare quello in acciaio?) e poco rassicurante,giunti all'altra sponda si sale prima con pendenza "adeguata", allontanandosi diagonalmente sempre più dal ghiacciaio,poi su terreno poco stabile e a tornanti dove in alcuni tratti vi han messo i traversini di legno per trattenere il terreno (ma alcuni stanno cedendo),si perviene ad un masso con tronchi che fungono da scala (francamente poco affidabili,uno era già spezzato).

Da questo punto si è sfruttato un tratto erboso che hanno lavorato per costruirvi il sentiero (si nota bene che non è vecchio) con numerosi tornanti,poi ci si dirige verso una parete rocciosa per poi ritornare verso il rifugio che si vede già dal ponte.

 

Vi è un punto dove dei massi sono stati attrezzati di fischer,ma manca la catena (magari il prossino anno mancheranno i massi....): il tracciato,rispetto a quello che feci nel 2007,attraversa il torrente più a monte (si vede parte del tracciato vecchio) per poi con lungo traverso e in discesa si perviene alla Forno hutte. Sono le 13,22,finalmente dopo ben 4 ore siamo arrivati: vi posso assicurare che la vecchia via (la prima con attraversamento del ghiacciaio) era la più veloce,anche perché il sentiero che risaliva la morena era ben tenuto. Le voci sul fatto di fare un percorso nuovo,era per il costo di manutenzione di tale tracciato,ma da quello che ho capito,di tracciati ne hanno già cambiati e ricostruiti vari: non penso proprio che la spesa si sia ridotta!

 

Mauro e Mimmo sono stanchi ma estasiati dal panorama che questo luogo sa offrire e subito pensiamo a riempirci lo stomaco data la tarda ora: ebbene,dopo aver consumato un ottimo pranzetto al cospetto di questo panorama,alle 14,25 si riparte e nel frattempo mi arriva un sms da parte di Angela che chiede cosa ho in programma per domani (sabato 31) e se vado al rifugio Giannetti. Alle 18,11 siamo all'auto,stanchi per la lunga camminata di ben km. 12,5 di sola andata. Nel tragitto in auto rispondo all'invito che Angela mi propone con un mega sms.....che non è nelle mie facoltà di risalire il Cengalo (sapevo che la meta per alcuni amici era quella). Subito mi risponde rispone Daniela (guarda caso!....oserei dire che si sono fidanzate he he he!) scrivendo che loro non salgono al Cengalo (ma vaaa!)....e gli rispondo che dopo i 25 km. e quasi 8 ore di marcia,andrò eventualmente a fare una gita soft.

 

Sicuramente posso farcela ma preferisco aspettare il suono della sveglia al mattino per capire in che condizioni sono: poi per Angela e Daniela oramai non è più un problema: dislivelli e amici "ferraristi" non fanno più paura e per quanto riguarda chi le porta in auto...non penso che Gabriele abbia problemi (anche se mi diceva che venire fino a Baranzate era un problema.....complicato....in particolare quella successiva nel dimenticare la strada, mentre per andare al ritrovo nel comasco era meglio e più veloce per lui....può essere che cambi idea....!).

 

Al ritorno,faccio conoscere agli amici un birrificio (ma si può mangiare e di tutto) dove mio cugino Lorenzo mi ci aveva condotto al ritorno dal Languard. Gli amici rimangono soddisfatti e approvano sia la birra che il cibo,felici e soddisfatti per la giornata trascorsa,rientriamo a casa con un ricordo particolare: sedersi a tavola dopo una stupenda escursione,senza la frenesia di essere a casa entro un certo orario da fissati è veramente il concludere una giornata in bellezza!

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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Kommentare (4)


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Daniele66 hat gesagt: Val del Furn!
Gesendet am 12. September 2013 um 18:31
Questa e' un'altra valle che non puo'non essere visitata almeno una volta nella vita.Spero che sia piaciuta a tutti ciao e complimenti x la scelta Daniele66

Alberto hat gesagt: RE:Val del Furn!
Gesendet am 16. September 2013 um 10:11
Grazie Daniele: questa valle l'avevo già percorsa varie volte e ho visto il cambiamento del ghiacciaio e dei vari percorsi. Una valle stupenda che offre anche agli "esosi" di km. di provare cosa vuol dire far ritorno all'auto spingendo sulle proprie gambe,dato che la discesa non è per inerzia! Ciao

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2013 um 11:01
l'anno scorso a gestire il rifugio c'era una simpatica sig.na zurighese di chiare origini calabresi!

Alberto hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. September 2013 um 10:14
questa volta era una ragazza ma parlava solo inglese o tedesco: ma il percorso era dannatamente diverso dall'anno precedente e anche dall'ultima volta che l'ho fatto. Meglio una volta quando si tagliava per il ghiacciaio e si risaliva il bellissimo sentiero che veniva sistemato tutti gli anni. hanno speso e stanno spendendo altri soldi per un percorso che smonta....mha! ciao


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