Cima di Camadra & Piz Medel - The Binomio is Back
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Il binomio is back!
Dopo una primavera e un inizio estate un po’ tormentati tra l’infortunio alla spalla e gli esami di fine corso, il binomio si riunisce finalmente per tornare alla ribalta con nuove mete da conquistare: quelle odierne per l’appunto la Cima di Camadra e il Piz Medel: due fantastici 3000 della “nostra tundra”!
Stabiliamo dunque di ritrovarci al parcheggio di casa alle sei di modo da non dover ricorrere alla guida sportiva di A. Senna e di arrivare a Pian Geirett di buon’ora. Succede però la sera prima il “daddy” mi invita a una serata “Sudamerica” dove a quanto pare ci tuffa in una varietà gastronomica senza confini dove la padrona è la carne. Quando mi tuffo nel letto sono le 3.30... per sicurezza mando un sms a Messner per chiedergli di telefonarmi alle 5.40 nel caso non riuscissi ad alzarmi. Alle 5 (P.....T.....) Messner mi chiama già e mi annuncia la precoce diana!! Mi alzo, (la digestione della sera prima è ancora in corso...), per fortuna lo zaino è già pronto e dopo un rapido caffè balzo in auto.
Quando rivedo Messner mi spavento: è in super forma, sembra fresco come una rosa e sotto i pantaloni ha due gambe che per portarle appresso occorre il porto d’armi!!!!
Dopo aver fatto benzina e aver buttato nello stomaco due brioche e qualche yogurt partiamo. Cominciamo a salire lungo il sentiero che conduce al Retico (Passo Uffiern) per poi dopo un’oretta abbandonarlo e puntare sulla cresta sinistra della Camadra. La salita prosegue regolare alternandosi tra tratti nevosi e pietraie, ad ogni modo sempre in continua salita.
A 3000 mslm le piccole pause per riprendere fiato si fanno più frequenti e dopo un ultimo sforzo raggiungiamo l’ambita vetta della Camadra che ci regala una vista mozzafiato 360 gradi. Igor in particolare apprezza gli imponenti versanti sud-est del Valdraus e del Gaglianera scalati la settimana prima.
Dopo pranzo attraversiamo il Vadrecc di Camadra (poco più che un ripido nevaio ormai...) e raggiungiamo la creata del Medel che senza particolari difficoltà ci conduce in vetta. Dopo la foto di rito decidiamo di prendere la via del ritorno. Sebbene in perfetto timing con la tabella di marcia, il cielo non più sempre limpido ci suggerisce di scendere di quota.
Per scendere optiamo di seguire la lingua di neve che dal ghiacciaio si inoltra fino a valle. Il pendio è si ripido ma la neve permette un ottima discesa in tutta sicurezza senza incorrere in rischio valanghe.
Purtroppo Messner non si sente troppo a suo agio sulla neve e a tratti preferisce “scalinare”... ad ogni modo armati di pazienza e con l’aiuto di qualche ulata e qualche barretta energetica raggiungiamo il fondo valle; non prima di essere stati costretti a indossare le mantelline per evitare le gocce di una nuvola ribelle...
Igor:
Dopo tanto tempo finalmente io ed Ueli possiamo tornare a calcare le scene dei 3000 del Ticino.
Il ristorante Messner aveva 3 menu in serbo:
1.il primo quello fatto cioé Camadra e Medel
2.Il secondo sempre 2 cime ma piu' cattive
3.Come il primo piu o meno di difficoltà toccando 3 cime ma molto molto piu lungo
Lascio la scelta ad Ueli so che a lui la greina gli piace molto allora vada per Camadra e Medel
Lo sviluppo dei km non é molto partendo da Geirett ma bello in piedi dall'inizio alla fine.
Arrivati a Q2450m circa ci ramponiamo sino a quota 2800 circa,dopodiché proseguiamo per pietraie con passi di I,arrivati alla cima di Camadra diamo uno sguardo al Medel avvolto nella nebbia,sperando di poter salire in vetta pure a quello,dalla camadra sembra molto distante,non abbiamo idea di quanto tempo ci voglia ad attraversare il ghiacciao e poi percorrere la cresta sino in vetta.
Pero' nessuno dei due e intenzionato alla rinuncia, allora partiamo decisi e attraversiamo il ghiacciaio,poi arrivati sotto la cresta prendiamo i "ferri del Mestiere" e iniziamo ad inerpicarci tra le roccie.
Dopo circa 1ora 15minuti dalla partenza siamo in vetta al Medel e sono 2 anche oggi! Grande Ueli!
Poi Ueli opta per via diretta dal ghiacciaio del Medel, il primo pezzo furché in piedi mi riesce bene poi la pendenza aumenta considerevolmente e non ci sto piu' dentro
Iniziano le Ulate....................Non dico panico ma poco ci manca la paura di scivolare mi fa desistere dalla discesa poi Ueli mi aiuta e prendo coraggio,un odissea,adrenalina a balla.............
Ho perso un sacco di tempo e energie poi quando é finito il nevaio inizia pure a piovere e scendiamo per sentieri selvaggi e impervi tra sassi ed erba bagnata dove ogni passo é una scivolata.
Appeno arrivo a Pian Geirett tiro un sospiro di sollievo,mamma mia che fatica psicologica e fisica ma non potevamo prendere la normale?
No perché se no con Ueli non ci devi andare,adesso mi devo abituare ai suoi percorsi, mi sa che ci ho perso la mano.
Comunque sono contento altri 2 nel carnet come diceva il mitico.-
Grande Ueli bella entrata come antipasto,tanto so già di cosa sei capace,la prossima volta mi tiro giu' un valium............
E alla prox
Dopo una primavera e un inizio estate un po’ tormentati tra l’infortunio alla spalla e gli esami di fine corso, il binomio si riunisce finalmente per tornare alla ribalta con nuove mete da conquistare: quelle odierne per l’appunto la Cima di Camadra e il Piz Medel: due fantastici 3000 della “nostra tundra”!
Stabiliamo dunque di ritrovarci al parcheggio di casa alle sei di modo da non dover ricorrere alla guida sportiva di A. Senna e di arrivare a Pian Geirett di buon’ora. Succede però la sera prima il “daddy” mi invita a una serata “Sudamerica” dove a quanto pare ci tuffa in una varietà gastronomica senza confini dove la padrona è la carne. Quando mi tuffo nel letto sono le 3.30... per sicurezza mando un sms a Messner per chiedergli di telefonarmi alle 5.40 nel caso non riuscissi ad alzarmi. Alle 5 (P.....T.....) Messner mi chiama già e mi annuncia la precoce diana!! Mi alzo, (la digestione della sera prima è ancora in corso...), per fortuna lo zaino è già pronto e dopo un rapido caffè balzo in auto.
Quando rivedo Messner mi spavento: è in super forma, sembra fresco come una rosa e sotto i pantaloni ha due gambe che per portarle appresso occorre il porto d’armi!!!!
Dopo aver fatto benzina e aver buttato nello stomaco due brioche e qualche yogurt partiamo. Cominciamo a salire lungo il sentiero che conduce al Retico (Passo Uffiern) per poi dopo un’oretta abbandonarlo e puntare sulla cresta sinistra della Camadra. La salita prosegue regolare alternandosi tra tratti nevosi e pietraie, ad ogni modo sempre in continua salita.
A 3000 mslm le piccole pause per riprendere fiato si fanno più frequenti e dopo un ultimo sforzo raggiungiamo l’ambita vetta della Camadra che ci regala una vista mozzafiato 360 gradi. Igor in particolare apprezza gli imponenti versanti sud-est del Valdraus e del Gaglianera scalati la settimana prima.
Dopo pranzo attraversiamo il Vadrecc di Camadra (poco più che un ripido nevaio ormai...) e raggiungiamo la creata del Medel che senza particolari difficoltà ci conduce in vetta. Dopo la foto di rito decidiamo di prendere la via del ritorno. Sebbene in perfetto timing con la tabella di marcia, il cielo non più sempre limpido ci suggerisce di scendere di quota.
Per scendere optiamo di seguire la lingua di neve che dal ghiacciaio si inoltra fino a valle. Il pendio è si ripido ma la neve permette un ottima discesa in tutta sicurezza senza incorrere in rischio valanghe.
Purtroppo Messner non si sente troppo a suo agio sulla neve e a tratti preferisce “scalinare”... ad ogni modo armati di pazienza e con l’aiuto di qualche ulata e qualche barretta energetica raggiungiamo il fondo valle; non prima di essere stati costretti a indossare le mantelline per evitare le gocce di una nuvola ribelle...
Igor:
Dopo tanto tempo finalmente io ed Ueli possiamo tornare a calcare le scene dei 3000 del Ticino.
Il ristorante Messner aveva 3 menu in serbo:
1.il primo quello fatto cioé Camadra e Medel
2.Il secondo sempre 2 cime ma piu' cattive
3.Come il primo piu o meno di difficoltà toccando 3 cime ma molto molto piu lungo
Lascio la scelta ad Ueli so che a lui la greina gli piace molto allora vada per Camadra e Medel
Lo sviluppo dei km non é molto partendo da Geirett ma bello in piedi dall'inizio alla fine.
Arrivati a Q2450m circa ci ramponiamo sino a quota 2800 circa,dopodiché proseguiamo per pietraie con passi di I,arrivati alla cima di Camadra diamo uno sguardo al Medel avvolto nella nebbia,sperando di poter salire in vetta pure a quello,dalla camadra sembra molto distante,non abbiamo idea di quanto tempo ci voglia ad attraversare il ghiacciao e poi percorrere la cresta sino in vetta.
Pero' nessuno dei due e intenzionato alla rinuncia, allora partiamo decisi e attraversiamo il ghiacciaio,poi arrivati sotto la cresta prendiamo i "ferri del Mestiere" e iniziamo ad inerpicarci tra le roccie.
Dopo circa 1ora 15minuti dalla partenza siamo in vetta al Medel e sono 2 anche oggi! Grande Ueli!
Poi Ueli opta per via diretta dal ghiacciaio del Medel, il primo pezzo furché in piedi mi riesce bene poi la pendenza aumenta considerevolmente e non ci sto piu' dentro
Iniziano le Ulate....................Non dico panico ma poco ci manca la paura di scivolare mi fa desistere dalla discesa poi Ueli mi aiuta e prendo coraggio,un odissea,adrenalina a balla.............
Ho perso un sacco di tempo e energie poi quando é finito il nevaio inizia pure a piovere e scendiamo per sentieri selvaggi e impervi tra sassi ed erba bagnata dove ogni passo é una scivolata.
Appeno arrivo a Pian Geirett tiro un sospiro di sollievo,mamma mia che fatica psicologica e fisica ma non potevamo prendere la normale?
No perché se no con Ueli non ci devi andare,adesso mi devo abituare ai suoi percorsi, mi sa che ci ho perso la mano.
Comunque sono contento altri 2 nel carnet come diceva il mitico.-
Grande Ueli bella entrata come antipasto,tanto so già di cosa sei capace,la prossima volta mi tiro giu' un valium............
E alla prox
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