Sasso Gordona da Cabbio
|
||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Trovandomi già in Svizzera per il disbrigo di alcune faccende e avendo del tempo a disposizione, dirotto l'auto verso Cabbio, amena località sul lato sinistro della bella valle di Muggio e punto più agevole per un veloce abbordo al Sasso Gordona, bella piramide visibile sia dalla provincia di Varese che di Como.
Supero la chiesa e, seguendo i precisi segnavia, mi dirigo verso il rifugio Prabello. Presto la strada diviene sterrata e comincia a salire con pendenze rispettabili sino (1/2 ora dopo) a spianare, divenire sentiero e correre in falsopiano a mezzacosta in bosco sempre attraente, sebbene oggi un po' umido.
Dopo qualche strappo in salita, il sentiero esce su un culmine (panchina) con bella vista sulla valle e il dirimpetto monte Generoso (purtroppo, da questo punto, l'ecomostro della stazione di vetta è sin troppo ben visibile).
Tralasciate le indicazioni per l'alpe Buzzella, continuo verso il rifugio Prabello che raggiungo dopo pochi minuti di buona camminata sempre a mezzacosta.
Dal rifugio il Sasso è ora ben visibile insieme ad un segnavia (ora del CAI) che indica la via, definita "impegnativa".
In effetti, il sentiero (comunque molto ben curato e protetto) si inerpica stretto in cresta e in alcuni tratti sono presenti catene che, più per favorire la sicurezza, aiutano nella progressione su terreno molto inclinato.
In meno di mezz'ora dal Prabello sono in vetta dove, pochi metri di sotto è piazzata una semplice croce.
Prendo fiato in compagni di tre simpatici e malfidenti capretti che superano il timore iniziale di fronte a qualche leccornìa loro offerta e diventano sin troppo confidenti.
Ben visibile dalla vetta è il lago di Como e la punta di Bellagio, oggi tuttavia diradata dalle nebbie.
Altrettanto visibile è il monte Bisbino e il percorso per raggiungerlo, fine naturale di una gita come questa. Purtroppo il mio tempo è limitato, pertanto scendo per la via di venuta sino a incrociare un segnavia (di nuovo Svizzero), oltre il Prabello che mi indica una possibilità di ritorno via Uggine.
Mi arrischio e prendo tale via: ancora mezzacosta, poi facile discesa ad incrociare un'ampia sterrata che, in piano mi porta a Uggine, un fantastico borgo restaurato e mantenuto con impressionante buon gusto.
Da Uggine, tre chilometri di asfalto (che non mi faccio mancare mai) mi riportano a Cabbio e all'auto.
Sviluppo: 13.5 km; SE: 21 km circa.
Tempi comprensivi di circa mezz'ora di pausa, quasi tutta in vetta.
Supero la chiesa e, seguendo i precisi segnavia, mi dirigo verso il rifugio Prabello. Presto la strada diviene sterrata e comincia a salire con pendenze rispettabili sino (1/2 ora dopo) a spianare, divenire sentiero e correre in falsopiano a mezzacosta in bosco sempre attraente, sebbene oggi un po' umido.
Dopo qualche strappo in salita, il sentiero esce su un culmine (panchina) con bella vista sulla valle e il dirimpetto monte Generoso (purtroppo, da questo punto, l'ecomostro della stazione di vetta è sin troppo ben visibile).
Tralasciate le indicazioni per l'alpe Buzzella, continuo verso il rifugio Prabello che raggiungo dopo pochi minuti di buona camminata sempre a mezzacosta.
Dal rifugio il Sasso è ora ben visibile insieme ad un segnavia (ora del CAI) che indica la via, definita "impegnativa".
In effetti, il sentiero (comunque molto ben curato e protetto) si inerpica stretto in cresta e in alcuni tratti sono presenti catene che, più per favorire la sicurezza, aiutano nella progressione su terreno molto inclinato.
In meno di mezz'ora dal Prabello sono in vetta dove, pochi metri di sotto è piazzata una semplice croce.
Prendo fiato in compagni di tre simpatici e malfidenti capretti che superano il timore iniziale di fronte a qualche leccornìa loro offerta e diventano sin troppo confidenti.
Ben visibile dalla vetta è il lago di Como e la punta di Bellagio, oggi tuttavia diradata dalle nebbie.
Altrettanto visibile è il monte Bisbino e il percorso per raggiungerlo, fine naturale di una gita come questa. Purtroppo il mio tempo è limitato, pertanto scendo per la via di venuta sino a incrociare un segnavia (di nuovo Svizzero), oltre il Prabello che mi indica una possibilità di ritorno via Uggine.
Mi arrischio e prendo tale via: ancora mezzacosta, poi facile discesa ad incrociare un'ampia sterrata che, in piano mi porta a Uggine, un fantastico borgo restaurato e mantenuto con impressionante buon gusto.
Da Uggine, tre chilometri di asfalto (che non mi faccio mancare mai) mi riportano a Cabbio e all'auto.
Sviluppo: 13.5 km; SE: 21 km circa.
Tempi comprensivi di circa mezz'ora di pausa, quasi tutta in vetta.
Hike partners:
rochi

Minimap
0Km
Click to draw, click on the last point to end drawing
Comments (4)