Rifugio del Montanaro con neve fuori stagione
|
||||||||||||||||||||
Capita che ti svegli, guardi negli occhi la tua compagna e ti pervade la granitica certezza che è il giorno giusto per una lunga e solitaria camminata. Da Piteccio, con un magnifico sole, su verso il Passo dell'Incisa, giù a Pontepetri, su verso Case Ontanelli, Fontanelle, Pian della Trave, dove improvvisamente il cielo si chiude e a terra c'è la prima neve. Arrivo al Montanaro avvolto in una fredda nebbiolina. Mi dicono che la notte scorsa al paese qui sotto (800 m s.l.m., 750 m sotto il rifugio) il termometro è andato a -6, che per l'Appennino a fine Maggio è davvero un record. C'è una spanna di neve e rinuncio a salire sul crinale: speravo che il manto non fosse così continuo e potessi trovare qualche genzianella, ma non è proprio aria. Mi fermo per un panino e 4 chiacchere con i pochi amici che trovo. Il tempo non promette nulla di buono e decido di ripartire rapidamente scendendo però verso Pracchia. Sul sentiero trovo una piccola vittima del freddo notturo, un capriolino appena nato di una tenerezza inenarrabile. La pioggia comincia a battere sulla volta del bosco e presto diventa scroscio e grandine. A Pracchia mi rifugio sotto il ponte della ferrovia Porettana e, inaspettatamente, in pochi minuti via le nuvole e fuori un sole stupendo. Salgo al Passo Piastreta e poi giù verso Sammommé; il buffo nome pare derivi da un eremita orientale, Mammone o Mamante, venerato dai Longobardi che ne imposero il culto in questo villaggio. La Pro Loco ha organizzato una festa in piazza, ma non mi fermo: sotto la pioggia sono scivolato su una radice nascosta dalle foglie fradice, mi fa male una gamba e temo che se si fredda poi mi fa vedere le stelle. Da Sammommé a Piteccio è una piacevole passeggiata tra i boschi con le acacie fiorite e profumatissime, in un ronzare operoso di api.
Hike partners:
Agrimensore K
Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Click to draw, click on the last point to end drawing
Comments (2)